“Il potere che hanno i presidenti di decidere quando convocare l’udienza non è più tollerabile – afferma il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – soprattutto quando si registrano indagini come quella sulle presunte sentenze pilotate al Consiglio di Stato, che fanno crollare la fiducia nei confronti della giustizia. È importante capire come funziona il meccanismo per comprendere la gravità della situazione. Una volta presentato il ricorso, l’assegnazione dell’udienza non avviene automaticamente come nel processo civile, benché ci sia un sistema cronologico, ma la priorità è legata alla discrezionalità del presidente. È un’anomalia nell’ordinamento giudiziario anche internazionale, perché il principio del giusto processo stabilisce che ogni cittadino ha diritto ad avere un giudice precostituito per legge. La nostra associazione – continua il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – è impegnata quotidianamente al fianco dei cittadini. Abbiamo avuto decine di casi in cui la prima udienza è stata fissata dopo diversi anni, quando ormai la vicenda era superata. Questo significa che l’associazione non ha avuto la possibilità di avere un giudice che decidesse sulle questioni sottoposte al magistrato. Il cittadino deve potersi fidare della giustizia – conclude il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – e un modo per permetterlo è assicurare un giusto processo, che significa garantire tempi certi. La modifica della giustizia amministrativa non è più rimandabile”.
Fonte: CODICI: Codici: la modifica della giustizia amministrativa non è più rimandabile
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