“Il Ddl Pillon non è stato analizzato – dichiara il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – è stato scientificamente smontato in maniera faziosa. Quella che poteva essere un’occasione di approfondimento, lasciando al telespettatore la possibilità di farsi un’opinione, si è trasformata nella demonizzazione dei padri separati. Un fatto gravissimo, soprattutto perché il Servizio Pubblico dovrebbe garantire un’informazione corretta, equilibrata e rispettosa delle parti”.
L’eliminazione dell’assegno di mantenimento per il bambino, l’introduzione di tempi paritari di permanenza dei figli con entrambi i genitori e l’applicazione di norme per contrastare l’alienazione familiare: le novità introdotte dal Ddl Pillon sono state affrontate soltanto dalla parte delle madri.
“Il Ddl Pillon sottolinea che anche il ruolo del padre ha la stessa dignità e necessità nei confronti dei figli – afferma il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – e fa emergere una verità finora volutamente ignorata, ovvero che i padri separati vengono marginalizzati ed impoveriti da sentenze ingiuste, in quanto l’affido condiviso, come dice l’Istat, non è praticamente applicato, è quasi esclusivamente a vantaggio della madre. Nel corso della trasmissione Presa Diretta, però, su questi aspetti ci sono stati solo degli accenni. Il fatto che i padri separati abbiano una presenza sempre più importante tra i nuovi poveri è stato marginalizzato, si è parlato di violenza a senso unico, solo sulle donne, nonostante le cronache raccontino anche di casi in cui è l’uomo la vittima. La figura del mediatore familiare, altra novità del Ddl Pillon, è stata illustrata come uno strumento per fare business sulla separazione”.
Un crescendo di attacchi ai padri separati culminato con l’offensiva finale: libertà di scelta della donna a rischio e prove tecniche di restaurazione.
“È inaccettabile il modo in cui sono stati trattati i padri separati – conclude il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – anche loro, come le madri, soffrono per la separazione e per tutto quello che significa in termini di perdita degli affetti più cari e crisi economica. Demonizzarli è un’ulteriore ingiustizia che non meritano”.
Fonte: CODICI: Codici: a Presa Diretta un attacco inaccettabile ai padri separati
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