I problemi del quadrante Nord-Est della Provincia di Roma e, più in generale, della combustione dei rifiuti nel Lazio sono stati al centro di una riunione che si è tenuta questa mattina in Regione.
Presenti all’incontro il Presidente della Commissione Rifiuti Marco Cacciatore, il Presidente della Commissione Ambiente Valerio Novelli, l’Avvocato dell’Associazione Codici Carmine Laurenzano, il Presidente dell’Associazione Earth Valentina Coppola, il Presidente del Comitato Cittadini Fonte Nuova Luigi Sarcina, il Presidente del Comitato Gente di Fonte Nuova Cesidio Pulsone ed il Presidente dell’Associazione Cittadini per Fonte Nuova È Nostra Donatella Ibba.
Sono state le associazioni ed i comitati a sollecitare la riunione, preoccupati per la situazione ambientale che si registra nel Lazio. Al riguardo, è stata chiesta alla Regione l’adozione di una mozione per impedire la combustione di rifiuti, così come è stato fatto con successo nei mesi scorsi dalla Regione Marche.
Entrando poi nel dettaglio della delicata situazione ambientale nel Lazio, nell’incontro di questa mattina è stato affrontato il tema dell’Inviolata di Guidonia Montecelio. Associazioni e Comitati hanno chiesto l’intervento delle due Commissioni della Regione Lazio per velocizzare la messa in sicurezza e per mettere in campo persino i poteri sostitutivi regionali per avviare a bonifica la falda inquinata.
“Nei mesi scorsi – ricorda l’Avvocato dell’Associazione Codici Carmine Laurenzano – avevamo presentato congiuntamente un ricorso al Tar contro il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale del Tbm, perché riteniamo che l’impianto presenti diverse criticità, a partire dall’inquinamento della falda acquifera dell’Inviolata, come risulta anche da alcuni piezometri posti nella sua area. Oggi avanziamo questa nuova richiesta perché, dopo i rapporti di Arpa Lazio, riteniamo che non sia più possibile restare a guardare quando di mezzo c’è la tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente”.
La richiesta di Associazioni e Comitati prende spunto infatti dagli ultimi dati pubblicati da Arpa Lazio. “Dai risultati delle analisi del luglio scorso – spiega il Presidente del Comitato Cittadini per Fonte Nuova È Nostra Donatella Ibba – emergono altri inquinanti organici nella falda acquifera dell’Inviolata, molto pericolosi, perché, come scrive Arpa, sono nella fascia 8 di rischio per la salute, ovvero tra i composti che a lungo termine potrebbero causare il cancro. È evidente che parliamo di una situazione ad alto rischio, considerando anche che c’è un’ordinanza a Fonte Nuova che già dal 2016 blocca l’utilizzo dell’acqua dei pozzi per uso irriguo, proprio a causa dell’inquinamento della falda acquifera”.
Da qui la richiesta delle Associazioni e dei Comitati di un intervento tempestivo della Regione Lazio. “Abbiamo registrato la disponibilità dei presidenti delle due Commissioni – commenta Ibba – vedremo se sarà fatta un’interrogazione o direttamente una delibera. Dal canto nostro continueremo a vigilare la situazione, pronti anche ad incontrare l’Assessore ai Rifiuti Massimo Valeriani”.
Fonte: CODICI:
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