Partita vinta a favore dei consumatori, quella che si è giocata tra i clienti che hanno acquistato voli con Ryanair in partenza a settembre 2017 e che hanno visto il proprio volo cancellato per problemi organizzativi interni della compagnia senza giusto preavviso.
Si è concluso il 7 giugno il procedimento istruttorio avviato dalla Autorità Antitrust verso la società aerea irlandese low cost, su segnalazione dell’Associazioni a tutela dei Consumatori CODICI, A.E.C.I. (ASSOCIAZIONE EUROPEA CONSUMATORI INDIPENDENTI) e FIAVET, Federazione italiana associazioni imprese viaggi e turismo.
La pratica commerciale che ha portato tra settembre e ottobre 2017 alla cancellazione di ben duemila voli e 400mila passeggeri lasciati in aeroporto, è stata ritenuta scorretta dall’Autorità Antitrust. Così la compagnia low-cost Ryanair già ad Aprile scorso era stata costretta dal Giudice di Pace di Brindisi a risarcire due persone per un volo soppresso Bergamo – Brindisi.
Finalmente si è conclusa una vicenda imbarazzante, grazie all’azione di CODICI, A.I.A.C.E. e FIAVET in prima linea nell’assistenza legale e nel riconoscimento del rimborso dei clienti. La confusione delle cancellazioni improvvise aveva portato disagi e caos per la soprressione di numerosi voli, il più delle volte per mere ragioni organizzative e gestionali, già note alla compagnia. Questo naturalmente ha comportato spiacevoli imprevisti ai consumatori che avevano stabilito con largo anticipo tali partenze e avevano organizzato i propri soggiorni all’estero con relative spese di alloggio, oltre al biglietto aereo.
La società Ryanair dovrà pagare una sanzione di 1.850.000 €, in particolare per le modalità attraverso le quali ha informato i passeggeri della cancellazione dei voli: venivano proposte al clienti, infatti, due alternative, il rimborso o la modifica biglietto, senza adeguatamente avvisarli del loro aggiuntivo diritto alla compensazione pecuniaria, previsto dal Reg. CE 261/04 proprio in caso di cancellazione dei voli.
Durante la fase istruttoria, Ryanair, a partire da febbraio 2018, in adempimento a quanto ordinato dall’Autorità nel provvedimento cautelare deliberato nel mese di ottobre 2017, ha poi apportato delle modifiche alle informazioni presenti sul proprio sito Internet, in particolar modo evidenziando il diritto alla compensazione pecuniaria, nonché inviando comunicazioni individuali ai consumatori interessati, che hanno consentito loro di comprendere pienamente tutti i diritti ad essi spettanti a seguito della cancellazione dei voli e, conseguentemente, di esercitarli.
“Siamo particolarmente orgogliosi che sia stata riconosciuta la manchevolezza di informazioni di fronte a tali disagi procurati ai viaggiatori – ha dichiarato il Segretario Nazionale di CODICI, Ivano Giacomelli – infatti, riteniamo che dietro la cessazione dei voli da parte della compagnia aerea si sia venuto a creare un grave danno a tutti coloro che contavano sul volo aereo per motivi di lavoro, turismo o per affrontare cure mediche in altre città. Ѐ una vittoria per noi di CODICI – ha continuato Giacomelli – che abbiamo ricevuto numerosi casi di persone coinvolte in questo corto circuito venutosi a creare a causa del disservizio della compagnia aerea.
Ricordiamo che, secondo il consolidato orientamento giurisprudenziale, prendendo le mosse dal Regolamento CE 261/2004, vengono riconosciuti alle vittime di cancellazioni e ritardi non soltanto gli indennizzi per importi che variano tra 250 e 600 euro, in base alla lunghezza della tratta, ma anche i danni supplementari da violazione dei doveri di informazione e assistenza e il rimborso per le spese sostenute a causa dell’evento imputabile alla compagnia.
Un segnale che dimostra l’importanza di vedere riconosciuti i propri diritti da parte dei consumatori che, a seguito della cancellazione dei voli, devono giustamente chiedere di poterli esercitare ed essere correttamente informati.
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