Codici: i gestori danno volutamente delle informazioni errate
In questo periodo dell’anno, le spiagge iniziano ad essere prese d’assalto, soprattutto nei weekend, ma è doveroso fare chiarezza sui diritti e doveri dei consumatori-bagnanti, che vengono erroneamente informati, forse con l’intento di fargli sborsare dei soldi.
Vediamo quali sono le regole generali sull’accesso alle spiagge, che ribadiamo, deve essere a titolo gratuito.
L’accesso alla battigia è libero in ogni orario, anche notturno, per tutto l’anno solare, attraverso i varchi pubblici a questo adibiti (nella misura di uno ogni 300 metri di costa); fermo restando il divieto di pernottamento e gli altri divieti a cui si fa riferimento.
Qualora nel raggio di 300 metri non siano presenti spiagge libere con servizi, è obbligatoria la realizzazione di un varco. I varchi possono essere realizzati anche all’interno delle aree in concessione degli stabilimenti balneari.
I titolari delle concessioni demaniali marittime degli stabilimenti balneari hanno comunque l’obbligo di consentire il libero e gratuito accesso e transito, anche ai fini della balneazione, per il raggiungimento della battigia antistante l’area ricompresa nella concessione, come stabilisce l’art.1, comma 251, della legge 296/2006, ribadito più recentemente dalla legge 217/2011.
L’accesso alla battigia deve essere sempre consentito anche qualora lo stabilimento sia in prossimità di un fruibile varco pubblico di accesso.
A tal fine i gestori degli stabilimenti balneari dovranno visibilmente apporre la cartellonistica.
E’ fatto divieto di apporre all’ingresso indicazioni – quali, a mero titolo esemplificativo, “biglietteria”, “biglietti”, “ticket”, “titoli di ingresso”, in qualunque lingua espresse – comunque finalizzate ad indurre in errore in ordine alla totale gratuità dell’accesso e del transito per raggiungere la battigia.
E’ fatto altresì divieto di chiudere od ostacolare in qualsiasi modo l’ingresso dello stabilimento destinato al libero accesso e transito mediante cancelli, porte, barriere, tornelli e, comunque, qualsivoglia installazione atta a selezionare gli ingressi pedonali.
Ciò che però ci preme far sapere al consumatore, oltre al fatto che l’accesso alle spiagge deve essere a titolo gratuito, è il tema della sosta sulla famosa battigia.
La stragrande maggioranza dei gestori tende a scongiurare la sosta sulla battigia sostenendo che si possa solo transitare.
Questo è un falso perché se si vuole fare il bagno si può tranquillamente fare davanti al lido in gestione, ci si può anche poggiare con un telo mare, ciò che non posso fare è: mettere un impedimento che possa essere un ombrellone, un lettino, uno sdraio, ma per motivi di sicurezza, non per altro.
Senza considerare che, il problema spesso è inverso, ovvero: sono i gestori degli chalet che tendono a sconfinare con i lettini, che casualmente “camminano” fino alla battigia. Altra odiosa pratica è quella da parte dei concessionari delle spiagge, di chiudere i camminamenti contigui, in modo tale che chi si trova davanti allo stabilimento, per poter lasciare il lido deve fare un giro per niente agevole per poter uscire.
Questo modus operandi ha ovviamente delle ripercussioni sul bagnante, che essendo anche in questo frangente consumatore, si ritroverà a dover affittare ombrellone e lettino, perché indotto dal fatto che le spiagge libere sono scarse e non fruibili, e poi perché nella stragrande maggioranza dei casi, chi è in possesso delle concessioni spinge a far utilizzare i propri servizi sostenendo delle teorie non veritiere come quelle suddette.
Inoltre, quanto è mediamente il costo di ombrellone e lettino che incide su ogni famiglia? Durante l’alta stagione si parla almeno di cento euro a famiglia. Ma di questi costi e di come sia mera libertà dei gestori fissarne il costo, parleremo un’altra volta.
Non perdetevi la puntata di Mi Manda Rai Tre della prossima settimana sull’argomento, con tutti i consigli utili di Luigi Gabriele – Responsabile Affari Istituzionali Codici – inviato speciale per l’occasione con la troupe di Mi Manda Rai Tre.
Per segnalazioni non esitate a contattare l’Associazione Codici allo 06.5571996 o scriveteci a: segreteria.sportello@codici.org.
Fonte: CODICI: Spiagge: Le leggende su accessi a pagamento e sosta sulla battigia
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