Un disastro che ha provocato 3 morti e decine di feriti, oltre che momenti di vero e proprio terrore nelle circa 350 persone a bordo del convoglio.
Da questo punto di vista è tanto doloroso quanto utile ripercorrere il racconto di quanto successo attraverso alcune delle numerose testimonianze che abbiamo raccolto. Racconti molto intensi, che però aiutano a farsi un’idea della dinamica dell’incidente e che, soprattutto, aprono a diversi interrogativi.
Ad esempio, stando ad un cittadino che si è rivolto a noi, “Il treno 10452 viaggiava con n. 2 convogli con luci spente e chiusi all’accesso dei viaggiatori. Inoltre il vagone n. 3 aveva le porte che risultavano danneggiate ed inutilizzabili, rendendo anche questo vagone praticamente difficilmente fruibile dai viaggiatori”.
Secondo un’altra testimonianza che abbiamo raccolto l’utilizzo del freno di emergenza non avrebbe interrotto la corsa del treno: “Ad un certo punto ho sentito un botto sotto i miei piedi e il treno ha iniziato a vibrare, un ragazzo di fianco a me ha azionato il freno di emergenza ma il treno non si è fermato subito: si è fermato solo dopo che abbiamo sbattuto contro il palo”.
Noi di CODICI abbiamo immediatamente messo a disposizione un modello per aderire ad un’Azione di Classe atta ad ottenere un risarcimento dei danni subiti sia fisici che morali e, a seguito della class action, annunciamo di avere inviato, insieme a Rete Consumatori Italia, una richiesta di risarcimento danni sotto forma di diffida a Trenord, ora formalmente notificata.
Un’azione che precede il passaggio in Tribunale, che riguarda tutti i presenti sul treno il giorno del deragliamento e che chiede un risarcimento quantificato in 1.500 euro per ogni viaggiatore. Se Trenord non dovesse accettare la nostra richiesta, si passerà alla class action.
Il modulo per aderire alla nostra azione di classe è scaricabile dal sito www.codicilombardia.org, per ogni altra informazione i nostri sportelli sono sempre aperti: il numero di telefono da chiamare è lo 02.36503438, in alternativa potete inviarci una mail all’indirizzo sportello.lombardia@codici.org.
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