I consumatori, dopo la vittoria storica dell’obbligo per le Telco di tornare alla fatturazione mensile, possono stare più tranquilli certo,
ma devono sapere che c’è sempre qualcuno che prova a tutelare gli interessi degli operatori e delle lobby che costellano il nostro Paese. Se poi questo qualcuno in passato avrebbe dovuto difendere i consumatori e non lo ha fatto e persiste ostacolandoci, attraverso il goffo tentativo di affossare l’emendamento appena passato con un sub-emendamento, allora bisogna tenere alta la guardia.
“La fatturazione a 28 giorni era una procedura inaccettabile: il ripristino della fatturazione mensile è un’ottima notizia per i consumatori”. Cosí la senatrice di AP Simona Vicari, salvo poi lanciare la solita ciambella di salvataggio alle società, con la proposta di limitare il ritorno al passato solo ed esclusivamente ai contratti telefonici consumer in abbonamento e non a quelli con prepagata – il 90% del mercato – e i business. Una voragine, considerato che in Italia ci sono 4,4 milioni di partita IVA.
Questi comportamenti devono essere smascherati e i consumatori devono sapere e giudicare il comportamento dei politici che dovrebbero tutelare i loro interessi.
La Senatrice Vicari, ex delegata alla tutela dei consumatori, se proprio non se la sente di schierarsi in nostro favore, e nemmeno di agevolarci, almeno non si presenti come paladina dei consumatori perché fa una doppia brutta figura.
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