
Rivolgere una critica ai superiori di una dottoressa, utilizzando il termine “incompetenza” e “illogicità linguistica” dopo essersi visti negare un trattamento medico che fino a quel momento era stato riconosciuto, non integra il reato di diffamazione, ma esercizio del diritto di critica. Occorre tenere conto del contesto, inoltre nel caso di specie, anche se i toni utilizzati sono stati sferzanti, non c’è stata offesa al patrimonio morale della dottoressa. Questo quanto affermato dalla Cassazione n. 20206-2022 (sotto allegata). La vicenda processua…