di Annamaria Villafrate – Con la sentenza n. 4373/2020 (sotto allegata) la Cassazione dichiara inammissibili e manifestamente infondati i motivi del ricorso sollevati da un imputato, condannato in primo grado e in appello per il reato di tentato omicidio, maltrattamenti e minacce gravi ai danni della moglie, sequestro dei figli e minaccia grave rivolta al nuovo compagno della donna. Respinta la doglianza con cui il marito violento si è lamentato del mancato riconoscimento dell’attenuante della provocazione, da individuarsi, a suo dire, nella relazione extraconiugale della moglie. Reato di tentato omicidioRelazione extraconiugale e attenuante della provocazioneL’infedeltà della moglie non integra provocazione al tentato omicidio Reato di tentato omicidio[Torna su]
La Corte d’Appello co…

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