di Silvia Cermaria – Con la sentenza n. 7668/2020 sotto allegata, la Corte di Cassazione è tornata sulla delicata questione relativa allo status filiationis di una bambina nata in Italia da una coppia di donne omosessuali che hanno fatto ricorso all’estero alla procreazione medicalmente assistita. In tali casi, afferma la Corte, è impossibile che l’atto di nascita indichi quale madre il partner che non abbia alcun rapporto biologico e/o genetico con la bambina.Fecondazione assistita e riconoscimentoL’orientamento giurisprudenziale in ItaliaCoppie omosessuali e famiglia: quali aperture giurisprudenzialiCassazione: occorre il legame biologicoFecondazione assistita e riconoscimento[Torna su]
La vicenda da cui trae origine la pronuncia della Corte di Cassazione riguarda il rifiuto opposto da…

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