di Annamaria Villafrate – Per la Cassazione, che con la sentenza n. 10992/2020 (sotto allegata) ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso del ricorrente, il Tribunale ha disposto correttamente il sequestro di un pitbull, impiegato dal proprietario per spaventare una ragazza e il suo fidanzato. Non rileva che il ricorrente abbia intrapreso un percorso di recupero dalla tossicodipendenza presso il Sert, il fatto che i due episodi si siano infatti verificati a due anni di distanza, hanno fatto ritenere correttamente al giudice che il cane, sia ancora pericoloso. Reato di atti persecutoriIl ricorso in Cassazione: periculum in moraConfermato il sequestro probatorio del pitbull istigato contro una ragazzaReato di atti persecutori[Torna su]
Il Tribunale, in funzione di giudice del riesame …