di Annamaria Villafrate – La Corte di Cassazione con la sentenza n. 7566/2020 (sotto allegata) respinge il ricorso di una lavoratrice che, dopo il periodo di malattia di 60 giorni, in autonomia, si è posta in ferie e per questo si è vista recapitare la lettera di licenziamento. Come chiarito dagli Ermellini, il lavoratore, una volta cessata la ragione dell’assenza, non può rifiutarsi di presentarsi sul posto di lavoro, perché in questo modo si impedisce al datore di decidere se è opportuno dare alla lavoratrice, in questo caso assente per malattia, una diversa collocazione rispetto alle mansioni precedenti. Licenziamento alla scadenza del periodo di comportoLicenziamento per assenze ingiustificateLegittimo licenziare la lavoratrice che continua ad assentarsi dopo la malattiaLicenziament…
di Annamaria Villafrate – La Corte di Cassazione con la sentenza n. 7566/2020 (sotto allegata) respinge il ricorso di una lavoratrice che, dopo il periodo di malattia di 60 giorni, in autonomia, si è posta in ferie e per questo si è vista recapitare la lettera di licenziamento. Come chiarito dagli Ermellini, il lavoratore, una volta cessata la ragione dell’assenza, non può rifiutarsi di presentarsi sul posto di lavoro, perché in questo modo si impedisce al datore di decidere se è opportuno dare alla lavoratrice, in questo caso assente per malattia, una diversa collocazione rispetto alle mansioni precedenti. Licenziamento alla scadenza del periodo di comportoLicenziamento per assenze ingiustificateLegittimo licenziare la lavoratrice che continua ad assentarsi dopo la malattiaLicenziament…