Bonifica del “canalone”, delocalizzazione degli autodemolitori regolari e sgombero di quelli abusivi.
Sono le richieste avanzate dal Comitato PAC Libero, e sottoscritte da altre organizzazioni, che l’associazione Codici condivide e rilancia alla luce della drammatica situazione ambientale e sanitaria nel Parco Archeologico di Centocelle.
L’esposto del Codici
“Abbiamo presentato un esposto alla Procura – dichiara l’avvocato Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – chiedendo di verificare le condizioni di un’area di 120 ettari che da secondo parco archeologico di Roma dopo i Fori Imperiali è stata ridotta negli anni a Terra dei Fuochi della capitale. È scandaloso quanto accaduto, tra l’altro sotto gli occhi di tutti. Abbiamo rifiuti interrati, roghi tossici e autodemolitori irregolari”.
L’urgenza di una bonifica
“Ancor più grave è l’immobilismo del Comune di Roma, che in questi anni non è andato oltre le promesse. Nei giorni scorsi si è svolta una Commissione congiunta Cultura-Ambiente che ancora una volta non ha prodotto nulla di concreto. Il tempo delle cabine di regia e dello scaricabarile è finito. Siamo in contatto – conclude il Segretario Nazionale di Codici – con i comitati cittadini e siamo al loro fianco in questa battaglia per l’ambiente e per la salute. Il Parco Archeologico di Centocelle è una bomba ecologica, è arrivato il momento che le istituzioni intervengano per disinnescarla”.