Sono numerosi i turisti della crociera nel Mediterraneo Orientale con la Msc Musica, partita da Venezia il 29 giugno e da Brindisi il 30 giugno, che si sono rivolti a Codici, delusi da una vacanza ben al di sotto delle aspettative e che li ha costretti a rinunciare a parte dell’itinerario prescelto, a seguito delle variazioni peggiorative disposte dalla compagnia.

Il 2 luglio la permanenza a Mykonos è stata ridotta da 11 a poco più di 3 ore, ancora peggio è andata per la tappa a Sarande del 4 luglio, cancellata e sostituita con una giornata di navigazione.

Ad oggi sono una ventina i crocieristi che hanno contattato lo Sportello WhatsApp 338.4804415, predisposto dall’Associazione Codici per fornire consulenza e assistenza e che, tramite l’avvocato Stefano Gallotta, inoltrerà i reclami alla Msc per ottenere una congrua riduzione del prezzo pagato e il ristoro dei danni da vacanza rovinata. Tanti i pugliesi coinvolti, sbarcati a Brindisi domenica scorsa. Significativo il racconto di uno dei turisti a bordo della Msc Musica: “Siamo una famiglia di quattro persone, con due bimbi in tenera età. Abbiamo fatto tanti sacrifici per prenotare questa vacanza, costata complessivamente ben 3.000 euro. Avendo già visitato Atene e Dubrovnik, l’avevamo scelta principalmente per visitare Mykonos e Sarande. In realtà a Mykonos non abbiamo avuto neanche il tempo di fare escursioni o un bagno, solo un breve giro tra i vicoli della cittadina, mentre Sarande l’abbiamo vista dalla nave! A bordo ci sono state molte proteste e tanta delusione, non era questa la vacanza che avevamo scelto”.

“A fronte delle variazioni peggiorative dell’itinerario e delle responsabilità del tour operator – dichiara l’Avvocato Stefano Gallotta, Responsabile di Codici Puglia e del settore Vacanze di Codici – il codice del turismo prevede il diritto dei turisti ad un’adeguata riduzione del prezzo e al danno da vacanza rovinata, trattandosi di problematiche che pregiudicano quel livello di benessere che sarebbe doveroso attendersi da un’occasione di viaggio particolarmente onerosa. È bene inoltre evidenziare che il riconoscimento di bonus sul conto di bordo ha ben altra natura e funzione del rimborso del prezzo pagato e in nessun caso lo può sostituire, come di recente chiarito anche dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato“.

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