Con riferimento alla pratica in questione l’Antitrust, oltre ad aver adottato provvedimenti sanzionatori in materia di pratiche commerciali scorrette nei confronti dei professionisti responsabili, ha svolto una costante attività di monitoraggio del settore e degli operatori interessati dalle condotte segnalate.
Al riguardo, l’Autorità ritiene utile ricordare ai consumatori che vi sono appositi strumenti per verificare l’effettiva percorrenza chilometrica di un’autovettura usata prima del suo acquisto.
A tal fine, a decorrere dal mese di maggio 2018, in occasione del controllo tecnico periodico previsto sui veicoli ad uso privato quattro anni dopo la data di prima immatricolazione e successivamente ogni due anni (revisione), viene rilasciato un attestato che certifica anche l’effettiva percorrenza chilometrica dell’autovettura revisionata. Tale informazione deve essere trasmessa dai centri di revisione per via elettronica al Centro elaborazione dati del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT), Direzione generale per la motorizzazione.
A far data dal 1° giugno 2018, dunque, tutte le informazioni riguardanti l’esito dell’avvenuta revisione degli autoveicoli, e specificamente il dato relativo alla lettura del contachilometri, sono riportati nel certificato di revisione rilasciato al proprietario dell’autovettura e pubblicamente accessibili sul sito ilportaledellautomobilista.it del MIT.
I consumatori, pertanto, per scongiurare il pericolo di acquistare un’autovettura con il chilometraggio alterato, possono:
- richiedere l’esibizione della copia dell’ultimo certificato di revisione dell’autovettura usata, che, dal mese di giugno 2018, deve contenere anche il dato relativo ai chilometri percorsi;
- verificare il chilometraggio riferibile all’autovettura usata che si intende acquistare tramite il sito istituzionale del MIT it, inserendo il numero di targa di tale autovettura.
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