Un disegno di legge per salvaguardare il mare

La plastica è uno dei principali problemi ambientali che causa danni all’ecosistema marino.

Basta pensare alle enormi quantità di plastica che sono state ritrovate all’interno dello stomaco delle specie animali che popolano i mari o le specie di uccelli che si nutrono di ciò che il mare offre loro.

Il danno però non è solamente limitato all’ecosistema marino, ma va a influire anche su quello terrestre. La plastica tende a disciogliersi con il tempo e diventa microplastica, la quale a sua volta viene ingerita dai pesci che ritroviamo sulle nostre tavole, con notevoli conseguenze sulla salute umana, come hanno dimostrato diversi studi.

Nonostante il problema della plastica in mare generi problematiche piuttosto evidenti, finora c’erano delle contraddizioni. I pescatori, ad esempio, erano costretti a rigettare in mare la plastica che pescavano accidentalmente per non essere accusati di traffico illecito dei rifiuti.

Lo scorso 4 aprile è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il disegno di legge Salvamare. Da adesso i pescatori non dovranno più avere il timore di ricevere accuse, ma potranno tranquillamente portare a terra la plastica che viene raccolta accidentalmente nelle reti. I pescatori quindi diventeranno dei veri e propri “spazzini” del mare, ai quali verrà riconosciuta una certificazione ambientale, che attesta l’impegno per il rispetto del mare e per la pesca sostenibile. I rifiuti potranno essere portati presso i porti dove saranno allestiti dei punti di raccolta.

Un grande passo per la salute del nostro pianeta, che necessita di interventi sempre più repentini, che partono dai cambiamenti delle nostre abitudini.

Livia Niccoli



Fonte: CODICI: Un disegno di legge per salvaguardare il mare

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