Acqua, sei motivi per cui è meglio bere quella del rubinetto
L’acqua è l’elemento fondamentale che permette la vita sulla Terra, definito come il nostro oro blu.

Il 22 marzo è stata la Giornata Mondiale dell’Acqua e la Culligan, nota società per il trattamento delle acque, ha reso noti sei motivi per cui sarebbe meglio bere quella del rubinetto al posto di quella contenuta nelle bottiglie di plastica, riportati da Ansa Ambiente.

1) L’ acqua di falda è migliore di quella di superficie: la qualità media dell’acqua dipende per l’85% dalle sue origini sotterranee e i nostri acquedotti sono soggetti a rigorosi controlli da parte delle Asl. Inoltre l’Irsa (Istituto di Ricerca sulle Acque) ha evidenziato in una recente ricerca che l’Italia si posiziona in Europa al quinto posto per la qualità delle acque di acquedotto, preceduta solamente da Austria, Svezia, Irlanda e Ungheria.

2) Le acque in commercio contengono più sostanze nocive: le bottiglie contenenti acqua sono di plastica PET, che, se esposta a fonti di calore, rilascia particelle nocive. Inoltre le acque di rete e le acque in bottiglia sono regolate da normative differenti ed in questo modo la presenza di sostanze quali arsenico, manganese o solfati nelle acque in commercio è in quantità diverse rispetto a quella ammessa per le acque di rubinetto.

3) Il contenuto di sodio dell’acqua non è vero che fa male alla salute: salvo casi in cui si riscontrano particolari patologie in cui è raccomandato assumere basse concentrazioni di sodio, il contenuto di tale elemento è nettamente superiore nei cibi. Ad esempio 100 grammi di prosciutto contengono 2,578 grammi di sodio, mentre per assumere 1 grammo di sodio attraverso l’acqua sarebbe necessario berne 20 litri al giorno.

4) Aiuta a prevenire i calcoli: l’Istituto Superiore di Sanità ha confermato che non esiste alcuna correlazione diretta tra l’insorgere di calcoli e la presenza di alto contenuto di calcio nell’acqua; il rischio di sviluppare tale patologia invece sembra essere determinato da una bassa assunzione di calcio.

5) Il cloro presente nelle acque potabili non è vero che fa male alla salute: tale elemento è fondamentale per evitare contaminazioni batteriche negli acquedotti, sanitizzandoli. Più che un problema per la salute può causare un sapore sgradevole all’acqua potabile, ma che può essere risolto utilizzando dei semplici filtri a carbone attivo.

6) Utilizzare l’acqua del rubinetto aiuta a risolvere il problema dei rifiuti: delle bottiglie di plastica destinate a contenere acqua si stima che solamente una parte minoritaria è correttamente raccolta e avviata al riciclo, destinandola alla produzione di nuovi oggetti e imballaggi. Inoltre per produrre bottiglie di plastica vengono utilizzate notevoli quantità di acqua stessa e petrolio, minacciando in questo modo l’ambiente.

Bere l’acqua di casa, dunque, non è un rischio per la propria salute. In questo modo rispettiamo anche l’ambiente limitando la produzione di uno dei suoi principali nemici, i rifiuti di plastica.

 

Livia Niccoli



Fonte: CODICI: Acqua, sei motivi per cui è meglio bere quella del rubinetto

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