Prima di tutto una serie di premesse.
Eccole:
la metrologia legale, che tutela la fede pubblica in quelle transazioni commerciali che utilizzano strumenti di misura, compete unicamente al Ministero dello Sviluppo Economico;
è in corso, su scala nazionale, la sostituzione di decine di milioni di misuratori di energia elettrica e di gas naturale;
i misuratori, una volta installati, diventano parte integrante di un sistema che permette al Distributore, di energia elettrica e/o di gas, di “gestirli”da remoto;
il sistema, inteso come misuratore in campo e struttura di gestione dello stesso, predisposta presso i centri operativi dei Distributori, non è mai stato definito legalmente dal MISE;
la gestione da remoto dei misuratori è espressamente vietata dal D.Lgs. 22.2.2007, n.22: non è cioè ammesso modificare da remoto le variabili metrologiche che concorrono alla formazione del dato di consumo;
lo stesso D.Lgs stabilisce inoltre che l’unico dato legalmente valido della transazione è quello che si forma sul posto e non quello letto da remoto.
Non si comprende quindi perché i consumatori debbano sostenere il costo di sistemi di misurazione illegali, un costo che assume proporzionalmente un’incidenza maggiore e rappresenta una spesa non indifferente per gli utenti che consumano meno.
Per come è stato predisposto, il sistema sembra invece molto più utile ai distributori: i nuovi misuratori, che dovrebbero facilitarli nella rilevazione dei propri consumi, sono invece oggettivamente complicati.
Tramite le gestione remota, i distributori potranno raccogliere e utilizzare una notevole serie d’informazioni, sfruttandole a proprio favore, e il tutto a carico dei consumatori.
Tenuto conto che la quasi totalità dei misuratori di energia elettrica è controllata da Enel, tramite e-distribuzione, e decine di milioni di clienti Enel dovranno passare al mercato libero, è evidente che con tale operazione il monopolio di Enel non potrà che rafforzarsi.
Sarebbe quindi particolarmente utile conoscere la posizione ufficiale del MISE su quanto affermato dall’attuale sottosegretario con delega all’energia che, nel 2017, definiva la sostituzione dei contatori una “farsa che andava fermata”.
Fonte: CODICI: La farsa dei contatori
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