Codici: i padri separati non sono un bancomat
Il padre deve mantenere la figlia, anche se lei non vuole più vederlo. Lo ha stabilito la Cassazione con una sentenza che l’Associazione Codici ritiene ingiusta, in quanto conferma l’accanimento dei giudici nei confronti dei padri separati.

La Corte di Appello di Roma aveva confermato l’assegno di mantenimento per la figlia, ormai maggiorenne, riducendolo a 1.200 euro al mese. Una decisione contestata dal papà, che ha fatto ricorso in Cassazione, senza successo.

“Ormai – dichiara il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – per i giudici i padri separati sono dei bancomat. Non entriamo nel merito della decisione della figlia di non avere più contatti con il papà, avrà i suoi motivi, ma visto che è maggiorenne, è anche giusto che si assuma le sue responsabilità. Vuole tagliare i ponti con il padre? Bene, lo faccia anche sul piano economico. Sentenze del genere lasciano un grande senso di ingiustizia – conclude il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli – già i padri separati vengono tagliati fuori dall’educazione dei figli, sistematicamente affidata alle madri, ricordarsi di loro solo quando c’è da pagare è intollerabile”.



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