Considerando che 1,7 milioni di bevitori hanno un’età compresa tra 11 e 25 anni, chiediamo l’attuazione immediata di strategie efficaci di informazione e comunicazione rivolte ai giovani. E’ poi altrettanto importante affiancare a tali interventi di specifici percorsi sanitari che garantiscano una efficace prevenzione e che consentano di curare i danni provocati dall’abuso di alcol.
L’alcool è una droga a tutti gli effetti capace di indurre fenomeni di tolleranza e di dipendenza, psicologica e fisica. Nei Paesi occidentali la diffusa tolleranza per il bere accompagnata dalla legalità dell’alcool stesso hanno condotto ad una accettazione socialmente condivisa dell’uso anche quando questo si trasforma in abuso o addirittura in dipendenza.
Per questi motivi la condizione di “alcolista” o “etilista” gode di una maggiore giustificazione collettiva e non è associata al concetto di tossicodipendenza così come avviene per le altre sostanze psicoattive. In realtà l’assunzione cronica di alcool influenza negativamente la qualità della vita e riduce progressivamente gli spazi di autonomia quotidiana. Si tratta di una grave patologia a rilevanza sociale e costituisce la terza causa di morte dopo cancro e malattie cardio-vascolari.
Fonte: CODICI: Salute: dati sul consumo di alcol sono allarmanti
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