Questione dell’affidamento dei Servizi sanitari del 118 da parte dell’ARES alle Associazioni

La delibera 241 del 30 marzo 2018 stabilisce che i lavoratori dell’ARES (AZIENDA REGIONALE EMERGENZA SANITARIA.) dal 1° giugno saranno sostituiti da una rete del volontari pagati con rimborso per svolgere l’emergenza sanitaria nella Regione Lazio in un’ottica di risparmio.

I servizi interessati dalla delibera hanno visto negli anni affidamenti diretti alle Associazioni, attivazioni di mezzi “spot” e un affidamento provvisorio in attesa dello svolgimento delle procedure comparative riservate alle ONLUS. La delibera 493/2015 ha creato uno schema-tipo di convenzione tra Regione e ONLUS, in luogo delle condizioni applicate in precedenza.

Attualmente l’affidamento di servizi ad Associazioni di Volontariato del territorio sembrerebbe sinonimo di vicinanza alla comunità, rispetto alle società votate al risparmio nell’esclusivo nome del profitto. Proprio in virtù di ciò l’attuale orientamento normativo (D.Lgs. 117/2017) prevede l’affidamento diretto, in via prioritaria, al Terzo settore.

Le figure professionali attualmente impegnate nel servizio (principalmente infermieri) rimangono invariate nel numero e verrebbero assorbite senza problemi dalle Associazioni affidatarie del servizio.

In ragione del previsto cambio di affidatario del servizio, sarebbe opportuno per i “professionisti” prendere contatti con le Associazioni piuttosto che demonizzarle in pubblico, proprio per le opportunità offerte dai nuovi accordi. A bene vedere non esisterebbe una “privatizzazione” del servizio, semmai si tratta di una ricollocazione da privato a Terzo settore di postazioni da anni ormai in outsourcing.

La direttrice generale dell’Azienda regionale emergenza sanitaria, Maria Paola Corradi, è stata molto esplicita: ha sottolineato infatti la consapevolezza da parte della società privata del carattere temporaneo di questo affidamento, consigliandole allo stesso tempo di riassorbire i lavoratori – considerate anche le molte attività da lei svolte sul territorio regionale. Attualmente non si sa esattamente cosa succederà nell’immediato futuro: da una parte ARES 118 sembra determinata nel voler concludere la procedura di affidamento alle Associazioni, mentre dall’altra il personale attualmente impiegato nelle postazioni prosegue le proteste, con l’appoggio di alcuni esponenti politici.

CODICI si augura che un servizio così importante e delicato come quello svolto da Ares, venga presto affidato alle Associazioni di Volontariato per far fronte senza ulteriori attese ad una situazione di emergenza generale nella Regione Lazio e che, il passaggio a politiche regionali e aziendali coinvolga in misura sempre maggiore il Terzo settore, lo valorizzi includendo il personale sia dipendente che volontario.

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