In un momento in cui la Sanità è allo sfascio, i problemi e i casi di malasanità riempiono le cronache di ogni giorno, il comparto medico, in particolare la dirigenza medica e sanitaria, attraverso le organizzazioni Sindacali, pensa a portare all’attenzione della Parte Pubblica problematiche contrattuali.
Il punto della questione è che si intende applicare alla dirigenza del ruolo sanitario un modello di relazioni sindacali di tipo amministrativo, già utilizzato negli altri contratti del Pubblico Impiego, basato sul lavoro prevalentemente di tipo individuale, su una logica gerarchica di tipo dirigistica e su una architettura di carriera di tipo verticistico.
Di fronte ad una situazione di tale emergenza, tutti i problemi dei Sindacati e Ministeri sono le relazioni sindacali quando c’è un servizio che fa acqua da tutte le parti – afferma il Segretario Nazionale di CODICI Ivano Giacomelli – e non garantisce più il diritto alla salute, con tempi d’attesa lunghissimi. Tutta una serie di inefficienze del Servizio Sanitario Nazionale che non è accettabile in un paese moderno e che dovrebbero stare al centro dell’Agenda di tutte le parti in causa, medici e strutture pubbliche, ma che invece alla fine vengono relegate in fondo all’elenco delle priorità.
Scandaloso che ci si batta per vedere riconosciuti modelli di relazioni sindacali particolarmente distinti dagli altri Comparti e Aree Dirigenziali della pubblica amministrazione, proprio per la delicatezza del tema trattato da questa dirigenza ed dalla sua diversa mission, che sarebbe quella di garantire il diritto alla salute dei cittadini tutelato dalla costituzione.
Si continua a rimanere increduli di fronte ai tempi delle liste di attesa che fanno scendere a picco la qualità del Servizio sanitario nazionale. Si dovrebbe mettere in piedi un sistema di prevenzione, diagnosi e cura in tempi rapidi per assicurare pienamente il diritto alla salute di tutte le persone.
L’articolo 32 della Costituzione italiana afferma: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”, questo diritto è sempre più calpestato, ostacolato e a volte anche negato.
Le lunghe liste di attesa per interventi chirurgici, visite ed esami diagnostici di fatto umiliano e limitano fortemente il diritto alla salute e di conseguenza aumentano il rischio di malattie, complicanze e morte per la popolazione in generale ma, ovviamente, soprattutto per quella parte della popolazione appartenente alle fasce più svantaggiate economicamente.
CODICI, oltre ad assistere i cittadini con le varie campagne sulla sanità “Indignamoci”, “Riprendiamoci la salute”, “Piaghe da decubito”, ha aperto uno sportello dedicato alla malasanità dove gli utenti si potranno recare e presentare il loro caso. Pertanto i cittadini possono contattarci allo 06.5571996 o scriverci a segreteria.sportello@codici.org.
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