A Ravenna il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità il regolamento comunale per la tenuta del registro della bigenitorialità.
Alla prova anche in Emilia Romagna, lo strumento che, dopo un primo esperimento in altre città italiane, è stato appurato come favorisca il crearsi di una relazione costante del minore con entrambi i genitori separati, divorziati o con residenze diverse; in questo modo entrambi i genitori, pur non convivendo più nella stessa famiglia, possono essere informati sulle vicende più importanti dei figli: dalla salute all’istruzione, dagli sport al tempo libero.
Per CODICI si tratta di un’importante novità e traguardo, nella lunga e articolata strada per il riconoscimento dell’importante ruolo del genitore non convivente, spesso purtroppo rappresentato dal padre, ricordando che in Italia nell’oltre 95% dei casi di separazione, l’affido viene dato alla madre.
“E’ un buon segnale per il Diritto del Minore alla bigenitorialità e un passo in avanti verso la giusta direzione – ha affermato il Segretario Nazionale di CODICI, l’Avv. Giacomelli – Ci auguriamo che, sull’esempio di queste città che hanno già adottato il Registro anche il Comune di Roma si attiverà per fornire questo servizio – La mappa dei Comuni che lo stanno adottando è in continuo aggiornamento – ha proseguito il Segretario Nazionale – e molte hanno detto sì da tempo: è il caso di Verona, Siracusa, Parma e Savona. Pertanto– ha concluso l’Avv. Giacomelli – invitiamo la Sindaca di Roma Virginia Raggi ad attivarsi per predisporre anche a Roma il Registro della bigenitorialità che renderebbe più democratica e trasparente questa problematica che emerge nelle dinamiche familiari”.
Nel registro, istituito presso l’anagrafe comunale, vengono indicate le residenze dei genitori, indipendentemente da quella del figlio. In questa maniera si ottiene maggiore trasparenza: il bambino e i genitori non rischia di essere esclusi da comunicazioni importanti.
L’argomento è stato illustrato dall’assessore comunale agli Affari generali Gianandrea Baroncini che ha rilevato come il registro per il diritto del minore alla bigenitorialità, pur non potendo essere uno strumento risolutivo nelle situazioni complesse che possono verificarsi in caso di separazioni e divorzi, ponga al centro le esigenze dei bambini di mantenere un rapporto continuativo con entrambi i genitori.
E’ evidente come, in un momento delicato come quello della separazione dei genitori per un bambino sia di vitale importanza mantenere un rapporto costante con entrambi e l’opportunità del registro, richiama ad un impegno fattivo in questo senso, cercando di favorire e sviluppare tale relazione, ponendosi altresì come un atto di democrazia e trasparenza.
Il registro, infatti, mira a mettere in pratica il diritto dei figli a fruire dell’apporto educativo e affettivo di entrambi i genitori, con i quali essi devono intrattenere rapporti equilibrati e continuativi e dai quali devono essere accuditi nella loro quotidianità. Da questo momento il Comune di Ravenna, attraverso una serie di servizi e attività presenti sul territorio comunale quali, la consulenza alla coppia, la consulenza genitoriale e la mediazione familiare avrà uno strumento in più per farsi parte diligente affinché il principio di bigenitorialità sia elemento fondante nelle pratiche di sostegno alla famiglia anche nei suoi momenti di maggiore criticità.
CODICI non può far altro che accogliere con positività questa notizia che è un segnale di positività nella lunga strada che è ancora da percorrere per il riconoscimento del diritto del minore alla bigenitorialità in Italia.
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