Fondi PON Sicurezza. CODICI presenterà istanza di accesso agli atti per capire cosa sta succedendo
L’Associazione chiede di sapere come verranno impiegati i fondi, a quali soggetti verranno assegnati e se esistono progetti a cui verranno destinati… 
Il prossimo giovedì 5 aprile, il TAR Palermo si esprimerà in maniera definitiva, dichiarando se CODICI Sicilia potrà rimanere annoverata tra le associazioni antiracket ed antiusura della Regione, riaprendo così la discussione sulle modalità di assegnazione dei fondi per la realizzazione dei progetti del PON Sicurezza.

Il tutto in vista del prossimo PON Sicurezza (Programma Operativo Nazionale per la Sicurezza) che vede grossi stanziamenti europei per far fronte al problema sicurezza e criminalità nelle Regioni c.d. sensibili (per l’Italia rientrano in tale novero la Campania, la Sicilia, La Calabria, La Puglia, Basilicata). A tal fine con il PON Sicurezza sono stati messi a disposizione, per i progetti finalizzati al contrasto della criminalità organizzata e lotta al racket e all’usura, circa 10 milioni di euro.              

Le Associazioni antiracket e antiusura CODICI Lazio e CODICI Sicilia nonché il FORUM delle Associazioni antiusura chiedono pertanto di sapere come verranno impiegati questi fondi, a quali soggetti verranno assegnati e se esistono progetti a cui verranno destinati. A tal fine Associazioni antiracket e antiusura CODICI Lazio e CODICI Sicilia nonché il FORUM delle Associazioni antiusura stanno presentando un’istanza di accesso agli atti, fondamentale per avere un’idea inequivocabile di cosa stia effettivamente succedendo.

Il timore delle Associazioni è infatti che possa ripetersi quanto già accaduto con il precedente PON Sicurezza 2007/2013, quando i fondi sono stati dirottati sulle Associazioni iscritte nei registri prefettizi presenti nelle regioni coinvolte (Campania, Calabria, Sicilia, Puglia). Laddove l’Associazione CODICI era stata appena cancellata a seguito della entrata in vigore del d.m. 220/07 che prevedeva il dissennato criterio della unica iscrizione presso il registro prefettizio ove l’associazione aveva la “sede principale” come risultante dallo Statuto.         

A maggior ragione, se si considera che furono assegnati i fondi del PON Sicurezza 2007/2013: i fondi, infatti, sono stati destinati alla realizzazione di quei progetti che in via ufficiosa già circolavano fin dal 2007 tra le stanze del Ministero e di Bruxelles. Sono stati assegnati senza alcuna procedura ad evidenza pubblica. D’altronde, anche la Corte dei Conti ha sollevato il dubbo sulle modalità di assegnazione dei milioni di Euro del PON SICUREZZA 2007-2013 (senza alcuna evidenza pubblica, con la sottoscrizione di 4 Convenzioni da parte del Ministero dell’Interno e Ufficio del Commissario per il coordinamento delle iniziative dell’antiracket e antiusura, con la FAI e associazioni aderenti alla FAI). 

Soprattutto, nessuno dice quali sono stati i risultati di un investimento così poderoso, visto che a distanza di anni, le denunce da parte delle vittime della criminalità organizzata, del racket e dell’usura, sono state praticamente annullate, sancendo il totale fallimento delle politiche attuate e dei progetti finanziati e soprattutto sancendo l’ennesimo sperpero di fondi pubblici che, se correttamente investiti, avrebbero consentito sicuramente di ottenere risultati importanti. 

Una scelta che dunque non ha danneggiato soltanto noi di CODICI, ma soprattutto, ha impedito a tantissime vittime del racket e dell’usura al di fuori di Roma, di avere un vero e proprio punto di riferimento della materia, sia per denunciare che per avviare istanze di accesso ai fondi di solidarietà.             

Oggi, in attesa del parere del TAR, CODICI Sicilia è riuscita ad ottenere i requisiti per l’iscrizione nel registro prefettizio di Palermo, ma il nostro impegno non può e non deve fermarsi qui. Capire come verranno assegnati i nuovi fondi, a quali soggetti verranno attribuiti ed a quali progetti verranno destinati è un passo necessario per capire la direzione nella quale intende andare la politica. E’ un passo necessario per comprendere se si vuole finalmente iniziare a lavorare insieme per combattere un problema grave come quello del racket e dell’usura o se invece si preferisce continuare ad ignorare una piaga sociale di tali dimensioni, concentrandosi quasi esclusivamente sull’eliminazione di concorrenti “scomodi”.



Fonte: CODICI: Fondi PON Sicurezza. CODICI presenterà istanza di accesso agli atti per capire cosa sta succedendo

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