Sarà il compleanno più triste della sua vita, costretta a spegnere le sue 12 candeline lontana dalla sua famiglia, lontana dalla sua casa e lontana dagli affetti più cari.
La sua colpa? Essersi ritrovata nel bel mezzo di una separazione conflittuale, con una serie infinita di decisioni superficiali e provvedimenti che di certo non hanno avuto come obiettivo quello di preservare o ritrovare il benessere della bambina.
Tutto ha inizio con un provvedimento provvisorio emesso dal giudice del Tribunale per i minorenni di Milano, che, in seguito alla relazione degli assistenti sociali, ha predisposto il collocamento della minore presso una casa famiglia.
Non si trattava di un caso di violenza o abusi tale da determinare l’allontanamento della minore, anzi i motivi erano ben definiti ed espressi chiaramente dalla mamma della bambina.
Essa, infatti, ha ritenuto la gestione della bimba troppo impegnativa per lei ed ha chiesto di essere sollevata dal ruolo genitoriale divenuto troppo gravoso a causa di una momentanea difficoltà.
Ma invece di affidare la bambina al padre si è preferito relegarla in una casa famiglia, strappandola ai propri affetti, e rompendo quei delicati equilibri che caratterizzano una quasi adolescente.
I servizi sociali incaricati sono stati superficiali nel gestire la vicenda e non riusciamo a spiegarci perché si è scelto di rivolgersi ad una casa famiglia? Cosa può offrire di meglio una casa famiglia rispetto ad una casa paterna, conosciuta e familiare?
Il tutto lasciando il padre all’oscuro della situazione, mettendolo dinanzi al fatto compiuto, dinanzi ad un provvedimento che di provvisorio purtroppo sembra avere ben poco.
Questi affidamenti provvisori sono senza tempo perciò acquistano carattere definitivo che la legge vieta.
I giudici, attuando tali provvedimenti, hanno di fatto abrogato la bigenitorialità, accanendosi in maniera sessista contro i padri separati.
Se questo non bastasse, le conseguenze più gravi sono quelle vissute dalla bambina. Se l’interesse primo da perseguire è il bene dei figli, è assurdo che questo possa essere raggiunto permettendo ad una bambina di festeggiare il suo dodicesimo compleanno in una casa famiglia, da sola.
E nessuno errore può risultare più evidente di questo.
Per avere un quadro della situazione in merito, firmate la nostra petizione al link sottostante:
Rimaniamo inoltre a disposizione per le vostre segnalazioni ai seguenti link:
http://codici.org/voglio-papa.html
http://codici.org/le-rubriche/legalita/codici-campagna-voglio-papa-la-via-europea-alla-giustizia-dei-padri.html
Fonte: CODICI: 12 anni compiuti in una casa famiglia: che compleanno di merda!
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