Padri separati sempre più poveri: senza una casa e lontani dai figli
In Italia, mantenere un figlio costa ad una famiglia mediamente 400 euro al mese, in cui convergono tutte le spese relative al sostentamento quotidiano del bambino.

Cosa succede in conseguenza ad una separazione? A chi spetta versare l’assegno di mantenimento? Quanto i due coniugi partecipano alle spese per i figli?

In seguito ad una separazione, la legge prevede che i genitori concorrano, in percentuale al proprio reddito, alle spese relative al mantenimento della casa e dei bambini. Il contributo per gli alimenti è da dividersi parimenti tra i due coniugi.
Il fatto che l’assegno di mantenimento sia versato da un genitore piuttosto che dall’altro dipende dal collocamento del figlio. Se vive con la madre, sarà il padre a versarlo.
Per tale ragione, nel 94,1% dei casi è il padre a dover versare l’assegno di mantenimento, in quanto i figli, di fatto, rimangono praticamente sempre a vivere con la mamma.

Questo evidenzia in maniera molto drastica l’orientamento della giurisdizione italiana in materia di affidamento e mantenimento dei figli.

Se entrambi i genitori lavorano si dovrebbe contribuire in proporzione, invece è il padre a dover subire il carico economico della separazione.
Di fatto i giudici stanno creando dei nuovi poveri: una fila di padri separati, che disperati, sono costretti a vivere in una situazione di disagio economico, rilegati ai margini della società.

Da una parte si crea un impoverimento brutale, dall’altra un indebito arricchimento.

Codici accusa i giudici di attuare una deliberata azione di creazione di poveri da una parte e di situazioni di privilegio dall’altra.

E’ il caso di un padre separato che si è rivolto alla nostra Associazione, costretto in una situazione di povertà assoluta.

Il motivo? In seguito alla separazione, all’uomo è stato chiesto di versare un assegno di mantenimento del valore di 750 euro mentre il suo stipendio è di soli 1150 euro.

E’ evidente che vivere con il poco che resta diventa estremamente complicato. Soprattutto se si deve pagare un affitto in una grande città e si devono affrontare spese elevate.
La conseguenza è stata un indebitamento con conseguente pignoramento dello stipendio, a causa del quale il padre separato ha dovuto lasciare la città in cui lavorava e trasferirsi, a 40 anni, a casa dei suoi genitori, in una città lontana e lontano dai suoi figli.
Se non bastasse la difficoltà economica, questo giovane padre, è costretto a vivere lontano dai suoi bambini senza i mezzi per poterli raggiungere, senza la possibilità di poter sopravvivere soltanto con le sue forze.

I giudici, prendendo tali decisioni, danno ad un unico soggetto l’intero carico della separazione, attuando un provvedimento di brutale violenza.

Perché i magistrati non si rendono conto di tanta violenza?

Codici resta a disposizione per tutte le segnalazioni al link http://www.codici.org/voglio-papa.html.



Fonte: CODICI: Padri separati sempre più poveri: senza una casa e lontani dai figli

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