Il riso viene coltivato in Piemonte, soprattutto a Vercelli e Novara dove è presente un sistema di irrigazione vastissimo e capillare, e in Lombardia, dove la Lomellina è la zona specializzata oltre che per il riso, anche per le le colture di mais e frumento che sono tutte di alto livello di razionalizzazione.
Anche in Veneto è notevole la cerealicoltura, specialmente del mais, mentre in Friuli Venezia Giulia possiamo trovare colture intensive nelle zone pianeggianti.
Anche in Emilia Romagna si coltivano mais e frumento ad opera di cooperative di piccole e medie aziende altamente meccanizzate.
La Sicilia è la prima regione del Paese per la produzione di frumento, mentre in Puglia prevale la produzione del grano duro da parte di piccole e medie proprietà fondiarie.
Il riso e il frumento sono da sempre i cereali più conosciuti e più consumati in Italia, anche se negli ultimi anno si è ridotto il consumo di pane e pasta ed è aumentato quello del riso.
La Coldiretti sostiene in un articolo del 2016: “I consumi di pane degli italiani – sottolinea la Coldiretti – si sono praticamente dimezzati negli ultimi 10 anni ed hanno raggiunto il minimo storico con appena 85 grammi a testa al giorno per persona rispetto a 1,1 chili che ogni cittadino portava quotidianamente in tavola ai tempi dell’Unità d’Italia nel 1861.”
MI sembra logico visto che nel 1861 non c’era molto altro da portare in tavola, e con i prezzi attuali del pane (quello di qualità) servirebbe un finanziamento per mangiare le stesse quantità di pane di allora.
Comunque ora parliamo di riso, e delle sue tante e nuove (nuove per noi occidentali) tipologie che ormai si possono trovare anche nella grande distribuzione, e mi riferisco al Basmati, al Riso Venere, al Riso Rosso Ermes che si coltivano anche in Italia.
Io amo molto il Riso Venere e il Basmati e li uso frequentemente, ma il Basmati richiede una cottura particolare per poterlo assaporare in tutto il suo aroma inconfondibile.
Sapete come cuocere il Riso Basmati? Dovete lavarlo bene sotto l’acqua corrente fin quando l’acqua del lavaggio risulta limpida.
Poi va tostato in padella con un po’ di olio extra vergine di oliva, sfumato con vino bianco e quindi coperto a filo con acqua bollente, l’acqua deve coprire il riso di 2-3 millimetri, salato leggermente, quindi si attende che riprenda il bollore, si mette il coperchio, si abbassa il fuoco e si lascia cuocere 7-8 minuti.
Trascorso il tempo di cottura si spegne e si lascia riposare qualche minuto poi si sgrana con una forchetta e si serve secondo il proprio gusto.
Comunque i tempi di cottura sono indicativi, poiché ogni marca di riso ha i suoi tempi precisi, vi consiglio di fare una prova con il vostro Basmati.
Potete cuocerlo in quantità maggiore e conservarlo in frigorifero per un paio di giorni, questo metodo è utile per averlo già pronto da saltare in padella con verdura ed avere un primo pronto in poco tempo.
Questa ricetta vi suggerisce come preparare un riso Basmati con verdure, partendo dal riso già cotto precedentemente.
INGREDIENTI: per 3-4 persone
* cipolla bianca 1 media
* peperone giallo 1
* sedano gambi e foglie a piacere
* riso Basmati cotto gr. 200
* fagioli borlotti cotti gr. 200
* curcuma 2 cucchiaini rasi
* olio evo e sale q.b.
Affettate la cipolla, tagliate il peperone a piccoli pezzi, affettate il sedano.
In una padella fate stufare la cipolla con 2 cucchiai di olio, lasciandola cuocere dolcemente fin quando è quasi morbida.
Aggiungete il peperone e il sedano e cuocete per circa 15 minuti tenendo al dente, ma se preferite le verdure più cotte allungate i tempi. Io personalmente preferisco le verdure un po’ croccanti.
Salate quanto basta (mano leggera)
Quando le verdure sono al punto di cottura che preferite, aggiungete i fagioli, il riso e la curcuma e mescolate bene per insaporire e riscaldare il riso.
Alla fine condite con olio extra vergine d’oliva crudo e servite, 3 o 4 porzioni secondo appetito ed eventuali altre portate.
Io preferisco un piatto abbondante e niente altro se no ulteriore porzione di verdura e frutta secca.
NOTE:
Io ho usato le foglie e i gambi superiori del sedano, i ritagli insomma.
Potete usare il peperone rosso così come un altro tipo di cipolla.
Ricordate che le verdure sono più gustose appena scottate.
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