In questo modo sarà possibile intervenire e chiedere nel dettaglio specifiche sull’operato degli assistenti sociali: il modo in cui è stato svolto l’incarico, gli interventi effettuati, l’eventuale presenza o assenza di contraddittorio e le motivazioni che hanno portato all’eventuale allontamento del minore.
Sulla base delle segnalazioni giunte al nostro sportello, la situazione pare ben diversa e più grave di quella descritta dall’Assessore Cafà.
“L’interferenza di pubblici poteri, in un ambito così delicato come quello della famiglia, è uno degli effetti più aberranti di questo stato privo di diritto” dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici.
In merito al fatto poi, che l’Associazione Codici non conosca le dinamiche che portano il Tribunale dei Minori ad un allontanamento dal nucleo familiare, il Segretario Nazionale – Avv. Ivano Giacomelli – risponde sottolineando di sapere benissimo come opera il Tribunale dei minori e per questo motivo di essere così inquietati. Inoltre alcuni quesiti ci sovvengono: quali sono gli interventi adottati prima di arrivare a questo provvedimento? Quali i sostegni e gli aiuti forniti alle famiglie? L’Assessore Cafà prenda la definizione di “giusto processo” e di “contradditorio tra le parti” e ci dica se sotto l’egida di queste avvengono gli allontanamenti. Siamo certi di no.
Rimaniamo a disposizione delle famiglie, e nel caso di specie, qualora la famiglia ci dìa l’incarico saremmo noi attraverso i nostri legali, ad approfondire le modalità ed i percorsi che portano a determinate scelte piuttosto che ad altre.
Fonte: CODICI:
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