Il superamento dei limiti di velocità rappresenta da sempre una delle infrazioni più diffuse tra gli automobilisti. Per questa ragione le Istituzioni hanno intensificato nel corso degli ultimi anni non solo i controlli attraverso posti di blocco, ma anche l’impiego di appositi rilevatori della velocità. I tutor in autostrada sono ormai diventati delle presenze fisse, una valida soluzione per rilevare la velocità dei veicoli in movimento e per sanzionare tutti gli automobilisti che non si attengono alle regole del Codice Stradale.
Il Sistema Informativo per il Controllo della Velocità (SICVE), meglio noto come tutor autostradale o Safety Tutor è arrivato in Italia solo di recente, il suo ingresso risale infatti al 2005. Gestiti dalla Polizia Stradale, questi dispositivi consentono di rilevare la velocità dei veicoli che viaggiano in autostrada, monitorandoli per dei tratti più estesi, che possono variare dai 10 km fino ai 25 km. La loro presenza in autostrada ha contribuito al significativo calo del tasso di incidentalità, dimezzandone addirittura la mortalità.
Come funzionano i tutor presenti in autostrada?
Come dicevamo, grazie all’impiego dei tutor autostradali è possibile monitorare la velocità dei veicoli per un tratto di strada più esteso. Quando un veicolo si immette sul pezzo di strada sorvegliato, il tutor ne registra immediatamente il modello e la targa, oltre alla data e all’ora del rilevamento. La stessa procedura viene ripetuta quando il veicolo abbandona il tratto monitorato.
È proprio a questo punto che il tutor effettua il calcolo della velocità media dei veicolo, semplicemente incrociando i dati registrati all’inizio e alla fine del tratto. Se è stato rilevato il superamento del limite di velocità previsto, il sistema invierà una segnalazione alla Polizia Stradale che dovrà poi notificare la multa. Nella valutazione dei singoli casi viene anche considerato un minimo di tolleranza, che non dovrà superare il 5% della velocità prevista rispetto a quella rilevata.
Su quali tratti autostradali si trovano i tutor?
Al momento la presenza dei tutor autostradali è garantita sul 40% del tratto autostradale, privilegiando nella scelta quei tratti più rischiosi, dove in passato si sono registrati più incidenti mortali. Visitando l’apposita sezione del sito Autostrade per l’Italia, ogni automobilista può individuare la posizione esatta dei tutor.
Considerando l’ampia copertura dei tratti autostradali e la possibilità di rilevare la velocità per dei tratti più estesi, l’unico modo per uscire indenni dai controlli dei tutor è rispettare sempre i limiti di velocità, e non solo in prossimità di questi dispositivi. Inoltre, il funzionamento continuo di questi dispositivi, senza interruzioni e in qualunque condizione meteo, riduce al minimo la possibilità di sfuggire ai controlli.http://sportelloconsumatori.org/wp-admin/post.php?post=79037&action=edit
Cosa fare per viaggiare in sicurezza?
La sicurezza stradale rappresenta da sempre una delle priorità alla base di molti interventi compiuti dalle Istituzioni nel corso degli ultimi anni. Tuttavia, è bene ricordare che in molti casi la principale minaccia per la propria incolumità arriva proprio dal mancato rispetto delle regole più semplici del Codice Stradale. Non rispettare i limiti di velocità, circolare con assicurazione auto scaduta o non rispettare i segnali stradali, sono ad esempio le infrazioni più diffuse tra gli automobilisti. In questi casi il principale pericolo arriva proprio dalla volontaria decisione di non attenersi alle regole.