Le carte di credito sono uno degli strumenti di pagamento più diffusi e apprezzati dai consumatori di tutto il mondo. Praticità, elevati standard di sicurezza, tracciabilità dei pagamenti, tutto sembra racchiudersi in questi piccoli pezzi di plastica colorati. Ma qualche aspetto negativo c’è, e riguarda il canone, le commissioni e i costi connessi al loro possesso. Infatti per avere maggiori prospettive di risparmio, molti tendono a valutare attentamente le proposte del mercato, ad esempio informandosi su Mastercard o su Visa, per rintracciare la proposta più conveniente e adatta alle proprie esigenze d’uso.
Carte di credito: stabiliti i nuovi massimali
Per cercare di contrarre i costi di gestione connessi all’uso delle carte di credito, rendendoli anche più omogenei nel contesto europeo, è stata di recente presentata dal Parlamento europeo e dal Consiglio questa proposta relativa alle commissioni interbancarie da applicare alle operazioni di pagamento tramite carta.
Le recenti disposizioni sembrano intervenire contestualmente sia sulle carte di credito che sul quelle di debito. Nel caso delle transazioni fatte con carta di credito, le spese saranno limitate a un massimo dello 0,3% del valore della transazione. Agli Stati membri è lasciata la possibilità di fissare un massimale inferiore per tutte le transazioni con carte nazionali.
Le nuove regole non saranno applicate alle carte aziendali, utilizzate per pagare spese strettamente connesse ad esigenze professionali, e ai circuiti definiti “a tre parti”, che coinvolgono una sola banca, a patto che la carta venga emessa ed utilizzata nello stesso circuito. Le nuove regole dovranno essere rispettate anche dai rivenditori, che saranno presto costretti ad accettare tutte le carte alle condizioni stabilite dalle banche ed istituzioni emittenti.
In Italia domina ancora il contante
In Italia l’uso delle carte elettroniche è ancora molto ridotto. Infatti secondo una ricerca condotta dalla Banca d’Italia, il 90% dei pagamenti viene effettuato in contanti, un valore che collocherebbe il popolo italiano in fondo alla classifica dei Paesi che utilizzano questa particolare modalità. Eppure gli sportelli automatici e i terminali Pos non mancano di certo, anzi sarebbero circa 50,7 milioni quelli presenti in Italia.
Il vero problema che limita notevolmente l’adozione di questa nuova forma di pagamento sarebbero ancora una volta i costi, troppo elevati rispetto alla media europea. Questo spiegherebbe il profondo divario tra la media delle transazioni con carte fatte dai cittadini europei, circa 72 all’anno, e quelle registrate in Italia, che toccano appena i 31 casi. Sarebbe proprio questa una delle ragioni che ha spinto le istituzioni europee ad intervenire, spingendo così l’Italia verso una maggiore integrazione.