I prodotti alimentari e le specialità gastronomiche del Bel Paese sarebbero i veri pilastri dell’economia nazionale. Un mercato che non conosce crisi e che continua, nonostante tutto, a registrare un trend positivo.
Gli italiani, in tempi di magra come questi, sono disposti a fare tagli e rinunce su qualunque fronte, eccetto quello alimentare. I conti correnti degli italiani, sembrano subire dei veri “scossoni” soprattutto in prossimità delle feste. In tali circostanze, l’unico modo per contenere i costi e dilazionarne gli effetti, consiste nello scegliere la soluzione finanziaria più vantaggiosa, ad esempio informandosi su Fineco e le sue condizioni, o su conto Arancio e gli altri istituti di credito, è possibile individuare la formula più adatta alle proprie abitudini di consumo.
Vendita dei prodotti alimentari: indagine Coldiretti
Secondo questi risultati diffusi dalla Coldiretti, la vendita dei prodotti alimentari registrerà nuovi valori record con l’avvicinarsi delle festività pasquali. Sarà proprio la Pasqua l’occasione giusta per ritrovarsi con amici e parenti attorno ad una bella tavola imbandita; circa il 67% degli italiani ha infatti dichiarato di essere disposto a rinunciare a viaggi e gite fuori porta, ma non al pranzo. Anzi, il 5% degli intervistati è addirittura disposto ad aumentare il budget rispetto all’anno precedente.
Gli italiani sono dunque un popolo di buongustai, legati ai sapori della propria terra e alle tradizioni familiari, che sembrano ritornare con forza soprattutto in queste speciali ricorrenze. Come successo già in occasione del Natale, anche le imminenti festività pasquali saranno per oltre il 79% degli italiani intervistati, l’occasione perfetta per pranzare a casa, con amici e parenti.
Sembrerebbe che questa crescita così marcata della vendita dei prodotti alimentari toccherà un miliardo di euro solo a Pasqua, con un incremento rispetto all’anno precedente. L’effetto trainante della Pasqua – chiarisce la Coldiretti – si è già manifestato in tutte le forme distributive del mercato alimentare. Dai piccoli negozi al dettaglio, che hanno subito una vera rinascita, fino alle grandi catene distributive in tutte le varie declinazioni: ipermercati, supermercati e discount.
Attenti alla contraffazione
In questo scenario così positivo e soprattutto incoraggiante per l’economia nazionale, sembra però estendersi lo spettro delle contraffazioni alimentari. Una questione davvero complessa da risolvere, che manifesta i suoi effetti sul forte calo delle esportazioni nazionali, in un periodo così favorevole per il “made in Italy”. Un vero paradosso come accaduto già successo per la commercializzazione di falsi Parmigiano e del Grana Padano, due tipiche specialità italiane che per la prima volta hanno registrato delle vendite superiori rispetto agli originali.
Gli effetti di questo preoccupante fenomeno riguarderebbero l’intera filiera produttiva, della produzione della materia prima fino alla vendita finale del prodotto, senza sottovalutare il danno arrecato ai consumatori finali. Sebbene siano stati incrementati i controlli e rese ancora più salate le sanzioni, ancora molto bisognerà fare per contrastare definitivamente questo preoccupante fenomeno, soprattutto alla vigilia dell’Expo, in cui il mercato gastronomico italiano potrà davvero mettere in risalto i suoi tesori.