Auto sabotate anche a distanza. La tecnologia irrompe nel mercato delle auto, esponendo così gli automobilisti ad un’ulteriore fonte di pericolo. Secondo una ricerca, sarebbe possibile sabotare a distanza un’auto, servendosi semplicemente di un dispositivo elettronico. Una notizia allarmante, sia per le conseguenze in materia di sicurezza sia per i danni economici. Possedere un auto diventa sempre più difficile e oneroso, soprattutto se si pensa agli elevati costi delle polizze assicurative che penalizzano i conti degli automobilisti. Almeno in questo caso le soluzioni non mancano. Il mercato offre tante opportunità che si arricchiscono ulteriormente delle offerte del web. Per avere qualche esempio è possibile informarsi su Quixa e le sue proposte, o Ditect Line e le altre compagnie assicurative del web, e cercare la formula più conveniente.
Auto sabotate: la scoperta
La notizia è stata diffusa da un ricercatore della DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency), l’agenzia USA specializzata nello sviluppo di tecnologie avanzate per scopi militari. I ricercatori hanno dimostrato come con l’uso di un semplice computer portatile, dotato di connessione wireless, sia possibile sabotare gli impianti di tutte le auto dotate di una connessione telefonica o satellitare. Un rischio davvero elevato se si pensa che la maggior parte delle auto in commercio sono ormai dotate di questi tipi di connessione.
Secondo i ricercatori, sarebbe possibile intervenire a distanza e fare delle modifiche di vario tipo, dalla semplice attivazione dei tergicristalli fino al sabotaggio del sistema frenante, intervenendo su aspetti particolarmente sensibili per il funzionamento delle auto. Un vero pericolo per la vita degli automobilisti e di chiunque si trovi nelle vicinanze. La notizia ha immediatamente allarmato i consumatori e le case automobilistiche, che hanno avviato dei programmi di ricerca per contrastare il fenomeno.
Inevitabili le polemiche in merito al ritardo con cui è stata affrontata la questione e allo scarso interesse manifestato dalle case automobilistiche di tutto il mondo. Tutte sono accusate di superficialità nei confronti di un tema così delicato, come la sicurezza stradale. Per adesso le attività avviate dalla DARPA mirano ad elaborare un sistema che renda la “rete di auto connesse” più sicura, cercando di individuare e bloccare ogni possibile punto di accesso. L’obiettivo è giungere alla creazione di un software inviolabile per tutti i tipi di dispositivi, che sappia garantire maggiori prestazioni di sicurezza.
I ricercatori hanno avviato la creazione di un software, chiamato Memex. Si tratta di un progetto ancora in fase di sviluppo e perfezionamento. Il suo compito dovrebbe essere quello di individuare i dispositivi potenzialmente pericolosi, isolarli ed attivare contestualmente delle procedure necessarie per tutelare la sicurezza delle auto.