CIVITAVECCHIA \u2013 Una grande vittoria per i no coke, e una trionfale notizia per chi da anni si batte contro l\u2019incontrollato inquinamento del nostro territorio: il Ministero dell\u2019Ambiente ha decretato il rinnovo dell\u2019Autorizzazione Integrata Ambientale per la centrale a carbone di Torre Valdaliga Nord. Il clamoroso provvedimento \u00e8 stato assunto dopo la diffida presentata nei mesi scorsi dal Movimento No Coke Alto Lazio, durante la conferenza dei servizi, in merito alla non validit\u00e0 della registrazione EMAS della centrale. Dopo che Procura della Repubblica ha riconosciuto valide le argomentazioni addotte dai no coke, infatti, con la conseguente apertura di una inchiesta, il Comitato Ecolabel Ecoaudit ha sospeso la certificazione EMAS di Tvn e, conseguentemente, il Ministero dell\u2019Ambiente \u00e8 stato costretto a sancire la necessit\u00e0 del rinnovo dell\u2019autorizzazione.
\n<Un fatto che rende giustizia alle nostre reiterate denunce di carenze e lacunosit\u00e0 nell\u2019iter autorizzativo \u2013 commentano soddisfatti dal Movimento no coke Alto Lazio \u2013 e che \u00e8 stato reso possibile da cittadini e consiglieri comunali (molto pochi<\/p>\n
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in verit\u00e0) che si sono trasformati in tecnici per tutelare la salute e l\u2019ambiente della propria terra e colmare la latitanza dei Sindaci del comprensorio, primo fra tutti Moscherini, che, proni davanti ai milioni di euro elargiti da Enel, hanno abdicato al loro ruolo di garanti della salute dei cittadini. La richiesta di rinnovo dell\u2019autorizzazione, peraltro, evidenzia come l\u2019accordo quadro stipulato tra la Regione Lazio, la provincia di Roma e i Comuni del comprensorio, propedeutico alla concessione dei contributi economici aveva la sua ragione di essere nella sola volont\u00e0 di imbavagliare gli amministratori locali sulle gravi carenze della Valutazione d\u2019impatto ambientale e dell\u2019iter amministrativo della centrale, sulle grave situazione di sofferenza sanitaria delle popolazioni, sulle indecenti condizioni di mancanza di sicurezza sul cantiere e sulla non rispondenza delle modalit\u00e0 di carico e scarico dei materiali pulverulenti rispetto a quanto previsto nell\u2019atto autorizzativo>.
\nMa la sospensione della certificazione EMAS, e la conseguente presa d\u2019atto della necessit\u00e0 di rinnovo dell\u2019Autorizzazione Integrata Ambientale sancisce anche, e soprattutto, quanto pi\u00f9 volte denunciato dai no coke: dal 25 dicembre scorso la centrale sta funzionando, peraltro dal 7 giugno a pieno regime, in assenza di autorizzazione.
\n<Ora \u2013 proseguono i no coke \u2013 la legalit\u00e0 deve essere ripristinata e il Ministero dell\u2019Ambiente, autorit\u00e0 competente in materia, deve agire di conseguenza e, anche in virt\u00f9 delle tante anomalie che emergono dai relativi carteggi, sospendere l\u2019attivit\u00e0 della centrale fino all\u2019avvenuto rinnovo dell\u2019Autorizzazione all\u2019esercizio della centrale. Le popolazioni dell\u2019Alto Lazio continueranno a vigilare attentamente, pronte a denunciare ogni irregolarit\u00e0 e\/o omissione sar\u00e0 posta in essere sia da ENEL che da quanti sono istituzionalmente deputati al controllo. L\u2019arroganza di Enel che ha definito il provvedimento del Ministero “illegittimo e gravemente lesivo degli interessi di Enel produzione” non ci fermer\u00e0. Ad oggi i fatti parlano chiaro: di illegittimo ci sono solo i tanti tentativi dell\u2019ente energetico di aggirare norme, prescrizioni e limiti autorizzativi; gli unici interessi lesi sono quelli della popolazione privata del diritto di vivere in un ambiente che non venga ulteriormente avvelenato dalla combustione del carbone. Quella centrale non deve entrare in funzione: sappia Enel che su questo, in nome del futuro dei propri figli, le popolazioni dell\u2019Alto Lazio non daranno tregua>.<\/p>\n