{"id":159929,"date":"2024-06-04T13:02:12","date_gmt":"2024-06-04T11:02:12","guid":{"rendered":"https:\/\/consumatori.org\/2024\/06\/04\/codici-prosegue-la-raccolta-delle-segnalazioni-sul-caso-trevalli\/"},"modified":"2024-06-04T13:02:12","modified_gmt":"2024-06-04T11:02:12","slug":"codici-prosegue-la-raccolta-delle-segnalazioni-sul-caso-trevalli","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/consumatori.org\/2024\/06\/04\/codici-prosegue-la-raccolta-delle-segnalazioni-sul-caso-trevalli\/","title":{"rendered":"Codici: prosegue la raccolta delle segnalazioni sul caso Trevalli"},"content":{"rendered":"


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\u00c8 trascorso circa un mese dall\u2019intervento nel settore della sicurezza alimentare che ha destato grande scalpore.<\/p>\n

Il riferimento \u00e8 al sequestro eseguito dai Carabinieri del Nas e dagli agenti dell\u2019Icqrf, coordinati dalla Procura di Pesaro Urbino, di 90 tonnellate di latte e 110 di formaggi adulterati, oltre che di circa 2,5 tonnellate di sostanze sofisticanti, a Colli al Metauro in un caseificio di Fattorie Marchigiane, del gruppo TreValli Cooperlat. A distanza di settimane, l\u2019associazione Codici prosegue la raccolta di segnalazioni nell\u2019ambito della class action.<\/p>\n

\u201cSiamo stati contattati da diversi consumatori \u2013 afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici \u2013, comprensibilmente preoccupati per le possibili conseguenze sul piano della salute per la consumazione dei prodotti finiti, di fatto, sotto inchiesta. L\u2019ipotesi di reato, lo ricordiamo, \u00e8 frode alimentare per l\u2019adulterazione del latte utilizzato nel ciclo produttivo e la commercializzazione di prodotti alimentari potenzialmente nocivi per la salute. In estrema sintesi, per gli inquirenti venivano immesse sostanze adulteranti, come soda ed acqua ossigenata, nel circuito produttivo del latte e dei derivati. Tutto questo per \u2018mascherare\u2019 il cattivo stato di conservazione dei prodotti e metterli, quindi, in vendita. Sono accuse pesantissime oltre che gravissime, perch\u00e9, lo ribadiamo, parliamo di salute. Per questo ci siamo attivati con un esposto in Procura e con una class action. Bisogna tutelare i consumatori e andare fino in fondo in una vicenda che presenta tante ombre inquietanti\u201d.<\/p>\n

Le adesioni alla class action avviata dall\u2019associazione Codici sono ancora aperte. Per informazioni su come partecipare ed assistenza \u00e8 possibile telefonare al numero 065571996 o scrivere a segreteria.sportello@codici.org<\/a>.<\/p>\n<\/div>\n

Leggi il seguito<\/a><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

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\u00c8 trascorso circa un mese dall\u2019intervento nel settore della sicurezza alimentare che ha destato grande scalpore.<\/p>\n

Il riferimento \u00e8 al sequestro eseguito dai Carabinieri del Nas e dagli agenti dell\u2019Icqrf, coordinati dalla Procura di Pesaro Urbino, di 90 tonnellate di latte e 110 di formaggi adulterati, oltre che di circa 2,5 tonnellate di sostanze sofisticanti, a Colli al Metauro in un caseificio di Fattorie Marchigiane, del gruppo TreValli Cooperlat. A distanza di settimane, l\u2019associazione Codici prosegue la raccolta di segnalazioni nell\u2019ambito della class action.<\/p>\n

\u201cSiamo stati contattati da diversi consumatori \u2013 afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici \u2013, comprensibilmente preoccupati per le possibili conseguenze sul piano della salute per la consumazione dei prodotti finiti, di fatto, sotto inchiesta. L\u2019ipotesi di reato, lo ricordiamo, \u00e8 frode alimentare per l\u2019adulterazione del latte utilizzato nel ciclo produttivo e la commercializzazione di prodotti alimentari potenzialmente nocivi per la salute. In estrema sintesi, per gli inquirenti venivano immesse sostanze adulteranti, come soda ed acqua ossigenata, nel circuito produttivo del latte e dei derivati. Tutto questo per \u2018mascherare\u2019 il cattivo stato di conservazione dei prodotti e metterli, quindi, in vendita. Sono accuse pesantissime oltre che gravissime, perch\u00e9, lo ribadiamo, parliamo di salute. Per questo ci siamo attivati con un esposto in Procura e con una class action. Bisogna tutelare i consumatori e andare fino in fondo in una vicenda che presenta tante ombre inquietanti\u201d.<\/p>\n

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