\u00c8 proprio questa rincorsa alla perfezione e allo stereotipo di bellezza che sta portando moltissime donne a ricorrere alla chirurgia per il selfie perfetto. Non a caso uno degli interventi pi\u00f9 richiesti \u00e8 la rinoplastica. L’ American Academy of Facial Plastic and Reconstructive Surgery ha preso in considerazione gli autoscatti e registrato un trend in crescita nella domanda di interventi tra il 2016 ed il 2017 intervistando un campione di pazienti sull’origine della loro richiesta. Questo “Effetto Selfie” ha travolto le giovani generazioni andando a colpire soprattutto le minorenni.<\/p>\n
Anche in Italia, secondo gli studi della Societ\u00e0 Italiana di Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica (SICPRE) gli interventi di chirurgia sono cresciuti del 15% negli ultimi due anni. Quello che preoccupa maggiormente \u00e8 che anche le giovanissime chiedono di ritoccarsi e di rifarsi parte del corpo proprio per riuscire a scattare il “selfie perfetto”. Oggi oltre il 40% degli interventi estetici oggi viene effettuato su ragazze fra i 18 e i 29 anni e poco meno della met\u00e0 dei teenager italiani ricorrerebbe alla chirurgia estetica per migliorare l’aspetto, e un terzo andrebbe dal chirurgo plastico.<\/p>\n
Molti chiedono di cambiare per avere autoscatti ideali, senza dover pi\u00f9 neanche usare i filtri: gli interventi al naso e alle palpebre sono quelli che vanno per la maggiore, ma anche le iniezioni di filler e botulino sono molto richieste per correggere i connotati.<\/p>\n
Questo “Effetto Selfie” sarebbe dovuto alla distorsione degli obiettivi presenti nelle fotocamere, che si scontra con la vita reale dal momento in cui le relazioni interpersonali superano lo schermo. Cosi ad oggi tra i problemi di autostima rientra tra i primi posti la cura del proprio aspetto e la preoccupazione di essere sempre perfette.<\/p>\n
Giulia Amati<\/p><\/div>\n<\/div>\n
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\nFonte: CODICI: Dal chirurgo per il selfie perfetto<\/a><\/p>\n