{"id":140607,"date":"2018-09-27T03:02:51","date_gmt":"2018-09-27T01:02:51","guid":{"rendered":"http:\/\/consumatori.org\/2018\/09\/27\/3405-il-cibo-il-satollo-il-paradigma-e-le-balle-html\/"},"modified":"2018-09-27T03:02:51","modified_gmt":"2018-09-27T01:02:51","slug":"3405-il-cibo-il-satollo-il-paradigma-e-le-balle-html","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/consumatori.org\/2018\/09\/27\/3405-il-cibo-il-satollo-il-paradigma-e-le-balle-html\/","title":{"rendered":"Il cibo, il satollo, il paradigma e le balle"},"content":{"rendered":"
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\"Il<\/div>\n
Gulp! Ogni anno, stima The Boston Consulting Group, nel mondo si buttano via circa 1,6 miliardi di tonnellate di cibo<\/strong> per un valore di 1.200 miliardi di dollari. Un terzo della produzione globale. Se accumulato, il cibo che finisce nella spazzatura occuperebbe un\u2019area dieci volte pi\u00f9 grande di Manhattan. <\/div>\n
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Et voil\u00e0, l’economia<\/strong> d’oggi sta in quel luogo geografico dove hanno pi\u00f9 bisogno le Imprese di vendere che i Consumatori<\/strong> di acquistare, abitato da Aziende affette da congenita sovraccapacit\u00e0 produttiva e da Gente satolla ed affrancata dal bisogno.<\/div>\n
Un posto dove, per rimediare a questo squilibrio, si insufflano anabolizzanti in grado di dar sostegno alla domanda<\/strong>.<\/div>\n
Gi\u00e0, a cosa servirebbero altrimenti le politiche monetarie e quelle fiscali? E la moda? E l’usa e getta? E il credito<\/strong> al consumo? Finanche la pubblicit\u00e0 e il marketing?<\/div>\n
Giust’appunto “atti” che danno sostegno alla spesa per non far scendere i prezzi<\/strong>.<\/div>\n
Ess\u00ec, tutto questo si mostra dentro i confini del mondo sviluppato dove ancora detta legge un vecchio paradigma: “le Imprese generano la ricchezza<\/strong>.”<\/div>\n
Balle!<\/div>\n
Si, balle perch\u00e8 se nel produrre sta la condizione necessaria per generare quella ricchezza, risulta niente affatto sufficiente se quel produrre, divenuto merce<\/strong>, resta invenduto.<\/div>\n
Frutta e verdura marciscono, la moda passa di moda; il latte in magazzino caglia, l’auto sul piazzale del concessionario arrugginisce. Altro che ricchezza, ci si impoverisce!<\/div>\n
Non paghi della balla, fanno pure del Pil menzogna.<\/div>\n
Ess\u00ec, nel grande testo che misura la crescita, in copertina sta scritto Prodotto Interno Lordo: il valore di mercato di tutti i beni e servizi finali prodotti in un paese in un dato periodo di tempo.<\/div>\n
Bella la balla no?<\/div>\n
Essipperche nelle pagine interne, dove la ricchezza generata tocca misurarla, \u00e8 un tutt’altro dire; qui si recita invece il consumo aggregato: Y = C + I + G + X . Altro che produzione.<\/div>\n
Dove invece quella produzione figura, a mio avviso, in modo improprio nella variazione delle scorte*, tutto il resto \u00e8 spesa. S\u00ec spesa dove, quelli satolli di prima, ne fanno i 2\/3; tutti gli altri – la spesa per gli investimenti delle Imprese e la spesa pubblica – solo il misero 1\/3.<\/div>\n
Ci\u00f2 detto tocca andare oltre la dannazione di quel vecchio paradigma.<\/div>\n
Ess\u00ec, la crescita si fa con la spesa non con la produzione; cos\u00ec viene generata ricchezza e smaltito il prodotto. Ricchezza che viene incassata dalle Imprese e trasferita ai soggetti economici.<\/div>\n
Un consiglio ai trasferenti: alla Gente, prima ancor d’esser satolla, tocca esser stata prodiga; ancor prima avere un’ adeguata parte di quel trasferimento in tasca da spendere.<\/div>\n
Gi\u00e0, e tutti quegli sprechi di cibo?<\/div>\n
Beh quei satolli, se adeguatamente remunerati, avranno tutto l’interesse a far domanda nuova, magari cercando proprio beni dei quali son digiuni.<\/div>\n
Suvvia, fa bene a tutti: a chi produce, a chi lavora; pure ad un ambiente, magari cos\u00ec meno puzzolente.<\/div>\n
*Scorte appunto, prodotte ma non ancora vendute.<\/div>\n