Parliamo in questo caso di maternal preference<\/strong>, un criterio interpretativo in netto contrasto con il concetto d\u00ec \u201caffido condiviso<\/strong>\u201d, per cui l\u2019Associazione CODICI<\/strong> si batte da anni.
Nel caso specifico, in seguito alla separazione dei genitori, la situazione gi\u00e0 non rosea diventa ancor pi\u00f9 compromessa quando il padre<\/strong> si accorge della presenza di lividi sul copro del piccolo e sceglie di avvicinarsi alla citt\u00e0 in cui vivono la ex moglie e il bambino, per cercare di essere sempre pi\u00f9 coinvolto nella sua vita.
\u201cQuesta vicenda relativa ad un padre separato di Cremona \u00e8 emblematica e mette ancora una volta in evidenza come vi sia una costante presunzione nello stabilire la regola per cui genitore \u00e8 solo la madre e il padre deve fare lo zio bancomat \u2013 ha dichiarato il Segretario Nazionale di CODICI Ivano Giacomelli<\/strong> –\u00a0 Un orientamento scellerato che viene perseguito con ostinata pervicacia anche quando la madre<\/strong> \u00e8 il genitore<\/strong> manifestamente inadeguato alla cura dei figli\u201d. La realt\u00e0 non balza agli occhi di giudici ciechi neanche di fronte alla dichiarata volont\u00e0 del figlio di abitare con il pap\u00e0.
Questa discriminazione<\/strong> nei confronti del padre, anche nei casi in cui \u00e8 proprio il bambino<\/strong> a chiedere espressamente di vivere con la figura paterna \u00e8 inammissibile per CODICI.
La situazione \u00e8 diventata allarmante per il padre quado si \u00e8 visto recapitare, da parte del Tribunale civile, un decreto che dispone il collocamento del figlio presso la madre, a Cremona.
Nonostante il fatto che, durante gli incontri con la mamma, il bambino restasse sempre molto scosso e avesse pi\u00f9 volte manifestato di non voler tornare a vivere con lei, il padre si vede nei fatti messo alla porta con la convinzione da parte del Tribunale che sia lui a spingere il piccolo a rifiutare la madre.
Piuttosto che accogliere un dato di fatto, e cio\u00e8 che sarebbe stato pi\u00f9 indicato affidare il figlio al padre, la situazione viene completamente capovolta a svantaggio dell\u2019uomo che si vede costretto dalla giustizia a subire la situazione invece della garanzia di una soluzione per un miglior futuro per il minore.
Noi di CODICI riteniamo che non debbano essere pi\u00f9 accettate queste vessazioni nei confronti dei padri separati e che sia arrivato il momento di ripensare completamente l\u2019approccio dei Giudici nell\u2019ambito delle separazioni.
Prosegue dunque la nostra campagna \u201cVoglio pap\u00e0\u201d che ha un duplice obiettivo: da una parte tutelare migliaia di minori che vengono di fatto privati di un genitore, dall\u2019altra aiutare i troppi padri separati praticamente abbandonati dallo Stato ad ottenere giustizia.
Lo sportello legale di CODICI \u00e8 sempre aperto: troverete professionisti preparati e, purtroppo, perfettamente consapevoli degli infiniti ostacoli che si trova davanti un padre separato che si batte per l\u2019affidamento condiviso. Il nostro numero di telefono \u00e8 lo 065571996, la nostra mail \u00e8 segreteria.sportello@codici.org.<\/a><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n