Come stabilito dal Regolamento Ue 1924\/2006<\/strong> le aziende alimentari devono soddisfare determinate condizioni stabilite dall\u2019Autorit\u00e0 Europea per la Sicurezza Alimentare<\/strong> (EFSA), ma, come evidenziato dalla rivista, per aggirare queste norme bastano poche mosse<\/strong> che in realt\u00e0 modificano ben poco il profilo nutrizionale del prodotto in questione.<\/p>\n Il risultato \u00e8 che sugli scaffali ci troviamo di fronte a decine e decine di cibi tutt\u2019altro che sani<\/strong>, che per\u00f2 possono vantare slogan all\u2019insegna della salubrit\u00e0 grazie all\u2019aggiunta di pochi milligrammi di vitamine o sali minerali<\/strong>. Non a caso l\u2019inchiesta di Test Achat<\/i> parla di veri e propri \u201cingredienti alibi\u201d<\/i><\/strong>, aggiunti con esclusivi scopi promozionali. <\/p>\n Secondo il portale Ilfattoalimentare.it, un caso eclatante \u00e8 quello dell\u2019aggiunta di vitamine del gruppo B<\/strong> nel noto energy drink Red Bull<\/strong>, necessaria per utilizzare lo slogan \u201cStimola corpo e mente\u201d<\/i>, altrimenti proibito: la norma vieta infatti di indicare diciture che suggeriscano un miglioramento di concentrazione o attenzione in virt\u00f9 dell\u2019elevato contenuto di caffeina<\/strong>.<\/p>\n Un altro esempio da osservare da vicino \u00e8 quello dei cosiddetti \u201csuperfood\u201d<\/i><\/strong>, una categoria molto efficace in termini di marketing, che per\u00f2 allo stesso tempo non \u00e8 ancora particolarmente regolamentata<\/strong> e quindi pu\u00f2 venire utilizzata a piacimento delle diverse aziende per trasmettere valori positivi senza reali motivazioni dal punto di vista del profilo alimentare<\/strong>. A tal proposito sono tantissimi gli ingredienti esotici che rientrano nella categoria \u201csuperfood\u201d<\/i>: dalle bacche di goji<\/strong> ai semi di chia<\/strong>, dalla spirulina<\/strong> allo zenzero<\/strong>.<\/p>\n Ultimo esempio eclatante \u00e8 quello del latte<\/strong> e dei cereali<\/strong>, spesso e volentieri inseriti a caratteri cubitali sulle confezioni di prodotti alimentari per bambini<\/strong>: da una parte si approfitta delle caratteristiche nutrizionali di prodotti riconosciuti come sani, dall\u2019altra se ne aggiungono in effetti percentuali davvero ridicole<\/strong> (ancora una volta: quel tot che basta per poterlo scrivere).<\/p>\n Inutile girarci intorno, queste sono vere e proprie truffe a danno del consumatore<\/strong>. Per questo CODICI<\/strong> denuncia all’AGCM ed alla procura i fatti segnalati dai cittadini<\/strong>. Se pensate di essere stati vittima di pubblicit\u00e0 ingannevoli e\/o di trattamenti scorretti<\/strong> non esitate a contattare il nostro sportello legale<\/strong> al numero di telefono 065571996<\/strong>, oppure all\u2019indirizzo mail segreteria.sportello@codici.org<\/a><\/strong>.<\/div>\n<\/div>\n <\/br>
\nFonte: CODICI: Prodotti alimentari e pubblicit\u00e0 ingannevole: slogan irreali a danno del consumatore<\/a><\/p>\n