Infatti, secondo il provvedimento, nei contratti di forniture di acqua, gas e di energia elettrica il diritto al corrispettivo si prescriver\u00e0 in due anni<\/strong>.\u00a0Ovvero, non sar\u00e0 pi\u00f9 possibile richiedere al consumatore somme che vadano al di l\u00e0 dei due anni precedenti l\u2019emissione della bolletta<\/strong>. Una bella novit\u00e0, di cui beneficeranno sia gli utenti domestici che le microimprese.<\/p>\n Un altro diritto garantito all\u2019utente dalla Manovra consiste nella possibilit\u00e0 di sospendere i pagamenti<\/strong> in attesa di una verifica della legittimit\u00e0 di condotta dell\u2019operatore<\/strong> in questione, ad esempio nel caso in cui:<\/p>\n 1) Siano state emesse fatture<\/strong> a debito per conguagli relativi a periodi maggiori di due anni<\/strong> Detto ci\u00f2, il diritto che, con ogni probabilit\u00e0, interessa di pi\u00f9 il consumatore consiste nell\u2019obbligatoriet\u00e0 di ricevere il rimborso dei pagamenti effettuati entro tre mesi<\/strong> (a titolo di indebito conguaglio), in caso di esito della verifica sulla legittimit\u00e0 della condotta<\/strong> dell\u2019operatore. Eccezion fatta per casi in cui la mancata o l\u2019erronea rilevazione dei dati di consumo sia da legarsi ad una responsabilit\u00e0 acclarata dell\u2019utente<\/strong>. Dunque operatori che saranno finalmente \u201ccostretti\u201d ad occuparsi in tempi meno biblici del conteggio dati, sempre che non vogliano perdere dei soldi.<\/p>\n Sono anni che Codici<\/strong> lavora a diversi tavoli di discussione per tutelare i cittadini dalle maxi-bollette<\/strong>. La nostra soddisfazione \u00e8 tutta nelle parole di Luigi Gabriele<\/strong>, responsabile affari istituzionali e regolatori: \u201cLa Legge maxi-conguagli \u00e8 il risultato di due anni di lavoro compiuti da Codici con il legislatore<\/strong>. Due anni fa il legislatore approv\u00f2 una mozione che impegnava il governo a risolvere il tema dei maxi-conguagli su energia elettrica e gas: percorso infruttuoso, che non port\u00f2 ad alcuna soluzione. Noi partecipammo a diversi tavoli di lavoro tecnici, che per\u00f2 apparivano pi\u00f9 una perdita di tempo che altro. In Italia da sempre sia il regolatore che il Ministero hanno una specie di soccombenza verso le organizzazioni distributrici<\/strong>, sia di energia elettrica che di gas: hanno sempre dileguato gli impegni da prendere senza intervenire fattivamente\u201d<\/em>. Ci sono voluti mesi e mesi di lavoro, ma l\u2019associazione Codici,<\/strong> capofila per conto delle associazioni consumatori, \u00e8 riuscita a fare riprendere il tema: prima mettendo a punto il testo di legge<\/strong> e poi inserendolo all\u2019interno della legge di bilancio<\/strong>. Prosegue Gabriele: \u201cAbbiamo messo argine ad un’ingiustizia a danno del consumatore; ad un fenomeno che l\u2019Autorit\u00e0 per l\u2019Energia ha sempre sottostimato<\/strong>, mentre i distributori di elettrico e gas percepivano fondi incredibilmente cospicui, che fanno buona parte dei loro bilanci, per svolgere un\u2019attivit\u00e0 che in effetti non svolgevano. Per fortuna oggi sono obbligati a farlo, pena la perdita del denaro\u201d<\/em>.<\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n <\/br>
2) L\u2019utente abbia presentato reclami<\/strong> riguardanti i conguagli nelle forme previste dall\u2019Autorit\u00e0
3) L\u2019Autorit\u00e0 garante abbia aperto un procedimento per l\u2019accertamento di eventuali violazioni del codice del consumo<\/strong>: relative alle modalit\u00e0 di rivelazione dei consumi, di esecuzione dei conguagli o di fatturazione utilizzata dall\u2019operatore interessato<\/p>\n
\nFonte: CODICI: <\/p>\n