I dati ISTAT<\/strong> sono infatti inequivocabili: in presenza di affido condiviso, la casa coniugale<\/strong> viene attribuita alla madre nel 60% delle circostanze<\/strong> e l\u2019assegno alimentare<\/strong> viene corrisposto dal padre<\/strong> addirittura nel 94% dei casi<\/strong>. Queste cifre dimostrano in maniera evidente come le Corti stiano di fatto aggirando il diritto alla bigenitorialit\u00e0<\/strong>, previsto dalla Convenzione sui diritti dell\u2019Infanzia da ormai oltre 20 anni.<\/p>\n Un principio sacrosanto, reso poco pi\u00f9 di un simulacro grazie ad un uso mirato di articoli del codice civile<\/strong> relativi alla \u201cresidenza abituale\u201d del minore<\/strong> (316), all\u2019affidamento ad un solo genitore<\/strong> (337-quater) o all\u2019assegnazione della casa familiare<\/strong> e prescrizioni in tema di residenza (337-sexies). Queste sono decisioni che non solo realizzano una specie di \u201cfalso condiviso\u201d atto ad ignorare la legge<\/strong>, ma che, soprattutto, finiscono per generare disparit\u00e0 sociali gravi<\/strong>, se non addirittura crisi economiche ai limiti dell\u2019irreversibile<\/strong>. A tal proposito il rapporto Caritas 2014<\/strong> \u00e8 particolarmente preoccupante: in Italia i padri separati sono circa 4 milioni<\/strong>, di cui circa 800 mila<\/strong> si trovano sulla soglia di povert\u00e0 a causa di decisioni dei tribunali<\/strong> relative all\u2019assegnazione dei figli, all\u2019assegnazione della casa familiare e alla misura dell\u2019assegno di mantenimento.<\/p>\n Per questo Codici<\/strong> ha promosso e continua a promuovere la campagna intitolata \u201cVoglio pap\u00e0\u201d<\/strong>: una campagna caratterizzata da diverse iniziative, tra cui la richiesta alle Corti\/Tribunali<\/strong> ritenuti maggiormente sbilanciati di fornire dati statistici<\/strong> riferiti al biennio di attivit\u00e0 2014\/2015 relativi a:<\/p>\n 1) percentuali di collocamento prevalente del minore presso la madre<\/strong> in regime di affido condiviso ovvero presso il padre; Dati statistici che, a norma di legge, sono considerati di interesse pubblico<\/strong> e che per questo dovrebbero essere forniti su richiesta. La Corte D\u2019Appello<\/strong>, con la nota prot. 33485 del 21 agosto 2017, ha illegittimamente rifiutato l\u2019accesso ai dati<\/strong> di cui sopra, con la motivazione che questi non risulterebbero immediatamente desumibili dai registri informatici. Un rifiuto che non solo suona come una presa in giro<\/strong>, considerato che, a partire dall\u2019anno di rivelazione 2013, Istat raccoglie informazioni relative ad ogni singolo procedimento concluso dal punto di vista giudiziario. Secondo Codici<\/strong> infatti la risposta della Corte Di Appello di Roma \u00e8 da considerarsi come un\u2019omissione colpevole<\/strong> atta a non svelare dati statistici che mostrerebbero il pesante sbilanciamento dei magistrati a danno di migliaia di padri separati<\/strong>.<\/p>\n Per questo Codici<\/strong> ha inviato un esposto al Ministero della Giustizia<\/strong> in data 08\/01\/2018, perch\u00e9 disponga un\u2019indagine relativa ai fatti riportati e perch\u00e9 adotti tutte le misure ritenute di giustizia. Si tratta di un altro passo doveroso per fare luce su una storia di illegalit\u00e0 manifesta, che, oltre ad essere moralmente inaccettabile, sta facendo danno incalcolabili non solo a tantissimi pap\u00e0, ma anche a tantissimi figli<\/strong>.<\/p>\n Resta intanto attiva la petizione<\/strong> con cui Codici chiede la diffusione pubblica<\/strong> di dati statistici relativi all’affidamento dei minori<\/strong>. Per aderire clicca qui<\/strong>:<\/p>\n \u00a0http:\/\/codici.org\/home\/petizioni\/affidamenti-dei-minori-codici-si-rendano-pubblici-i-dati-statistici.html<\/a><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n <\/br>
2) percentuali di condanne alle spese di lite a carico del padre<\/strong> ovvero a carico della madre;
3) percentuali di decisioni che hanno disposto il regime di mantenimento diretto dei minori<\/strong>;<\/p>\n
\nFonte: CODICI: Giudici contro padri. Esposto di Codici al Ministero della Giustizia<\/a><\/p>\n