Milano, 8 novembre 2017<\/p>\n
Non bastava l\u2019inquinamento dell\u2019ambiente esterno: a minacciare la nostra salute sono anche i pericoli che si insinuano tra le mura domestiche.<\/p>\n
L\u2019Istituto Superiore di Sanit\u00e0, ad esempio, stima che il 17% delle abitazioni italiane sia a rischio radon, una sostanza estremamente nociva per l\u2019apparato respiratorio.<\/p>\n
Per non parlare poi di monossido di carbonio, polveri sottili, formaldeide o anche acari, tutte sostanze spesso presenti nelle nostre abitazioni, ma che purtroppo non lasciano tracce tangibili. E nella capitale? Come nel resto d\u2019Italia, anche a Roma l\u2019informazione \u00e8 poca: come emerge dall\u2019ultima ricerca1 effettuata dall\u2019Osservatorio di Sara Assicurazioni, la compagnia assicuratrice ufficiale dell\u2019Automobile Club d\u2019Italia, il 38% dei romani ammette di averne una conoscenza limitata e quasi un romano su due (43%) ne ignora del tutto l\u2019esistenza.<\/p>\n
Tra le minacce domestiche pi\u00f9 temute dai romani, si collocano ai primi posti le fughe di gas (64%) la presenza di sostanze nocive nell\u2019aria (53%), e l\u2019inquinamento dell\u2019acqua (49%). Preoccupano anche i funghi delle muffe (45%), mentre il 30% dei romani si dice spaventato dagli allergeni, come i comuni acari della polvere, ospiti indesiderati che spesso si annidano tra lenzuola e coperte.<\/p>\n
Ma come affrontare i problemi legati all\u2019inquinamento domestico? Secondo gli intervistati della capitale, un approccio \u201cfai da te\u201d pu\u00f2 essere efficace, areando spesso gli ambienti di casa (70%) e curandone l\u2019igiene e la pulizia (59%). Per contrastare poi le radiazioni derivanti dalle nuove tecnologie, il 36% pensa sia opportuno spegnere tutti i dispositivi elettronici durante le ore notturne o quando non sono utilizzati.<\/p>\n
Meno numerosi, invece, i romani che, oltre alle buone abitudini quotidiane, penserebbero di intervenire installando e cambiando regolarmente i filtri per l\u2019aria (34%), o acquistando un depuratore dell\u2019acqua (17%).<\/p>\n
Quanto all\u2019acqua potabile di casa, se il 68% degli intervistati dichiara di bere abitualmente quella del rubinetto, il 32% preferisce quella in bottiglia, e uno dei motivi scatenanti \u00e8 proprio la poca fiducia nella sua qualit\u00e0 e salubrit\u00e0.<\/p>\n
Prevenire, per\u00f2, \u00e8 possibile, e conoscere \u00e8 il miglior modo per contrastare queste minacce, secondo quanto sostiene il 74% dei romani. Come? Il 40% vorrebbe ricevere informazioni utili dalle Istituzioni, il 28% si affiderebbe invece a dispositivi tecnologici in grado di fare un check-up della propria casa e il 6% richiederebbe l\u2019intervento di personale a domicilio per rilevazioni e mappature.<\/p>\n
1Indagine CAWI condotta dall\u2019istituto di ricerca Nextplora nel 2017 su di un campione rappresentativo della popolazione italiana per quote d\u2019et\u00e0, sesso ed area geografica.<\/p>\n
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\nFonte: CODICI: Inquinamento domestico, romani preoccupati e poco informati<\/a><\/p>\n