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Monito o protesta? Non possiamo dirlo con esattezza. Molti cittadini romani si lamentano della situazione in cui vessa la citt\u00e0, sempre pi\u00f9 martoriata e messa alle corde da anni di gestione e politiche sbagliate. Ma Roma non \u00e8 nuova a questi gesti: dalle manifestazioni sfociate in guerrigilia a San Giovanni nel lontano 2011 che misero a ferro e fuoco la citt\u00e0 per tre giorni fino agli ultras olandesi che devastarono Piazza di Spagna, il vandalismo a Roma \u00e8 un po il leit-motiv che ci contraddistingue. Il problema \u00e8 che oggi si ricerca sempre pi\u00f9 l’azione eclatante per creare un proselitismo, per far parlare di s\u00e8, per cavalcare la situazione di disagio in cui vive la citt\u00e0: \u00e8 un po un carpe-diem rivisitato in ottica post-moderna. La situazione della nostra citt\u00e0 \u00e8 ai minimi storici e forse, come mai prima d’ora dai tempi del Sacco di Roma, quasi irreversibile, considerando l’entit\u00e0 dei disagi che devono sopportare i cittadini: ma pu\u00f2 una situazione di scoramento portare a simili azioni? Come dicevamo in precedenza si cerca sempre di essere la voce fuori dal coro per cercare di crearsi uno spazio nel mainstream; se poi a questo aggiungiamo le potenzialit\u00e0 del web e il concetto di condivisibilit\u00e0 ecco che l’effetto si amplifica. Le invettive ci sono state, ci sono e ci saranno sempre, ma da qui a rovinare la storia di una citt\u00e0 come Roma ce ne vuole; gi\u00e0 dai tempi dei romani le repressioni erano molto severe verso i trasgessori, \u00a0ma purtroppo lo stesso discorso non pu\u00f2 essere fatto oggi. Gi\u00e0 al tempo degli ultras olandesi che saccheggiarono mezza citt\u00e0, le allora norme vigenti si dimostrarono troppo lasche e troppo male strutturate, eppure sembra che da quel giorno non abbiamo imparato fino in fondo la lezione: quest’estate addirittura alcuni turisti portarono via dei pezzi del Colosseo perch\u00e8 a detta loro volevano un ricordo della loro vacanza. \u00a0<\/p>\n
Che poi alla fine della fiera il paragone ci viene quasi spontaneo. In tutta Europa i monumenti sono assimilabili a delle bomboniere, talmente tutelati e protetti che se solo provi a toccarli guai che ti succede. Basta mettete il naso fuori dall’Italia per capire come la tutela del patrimonio artistico sia un questione seria: vi siete mai chieste cosa sarebbe successo se fossero stati degli italiani a deturpare il patrimonio artistico di una citt\u00e0 europea? maxi-risarcimenti, casi mediatici e forse anche la detenzione. Ma noi siamo un po cosi, anzich\u00e8 prendere a modello citt\u00e0 che fanno scuola in Europa, preferiamo i nostri metodi feudali e retrogradi, come quando per il risarcimento della Fontana della Barcaccia si pens\u00f2 addirittura di far paragare i poveri romani: Roba da matti vero?<\/p>\n
L’azione di Cecchini e di tanti altri che si sono macchiati di questi atti vili \u00e8 una vera e propria onta, per chi questa citt\u00e0 la vive e ci abita ed ad imparato ad amarla, nonostante i suoi mille difetti e i suoi paradossi. E’ un danno per Roma e per i romani, per le istituzioni che impotenti stanno a guardare inermi una citt\u00e0 che va sempre pi\u00f9 alla deriva, ma soprattutto per i turisti, il vero motore dell’economia di Roma. E allora un p\u00f2 ti da da pensare quando li vedi andare via con la loro monetina in mano, la stessa monetina che avrebbero voluto tirare nel “Fontanone” e allora l\u00ec ti fermi un attimo e pensi: possibile che non riusciamo mai a cambiare? No. Benvenuti nella citt\u00e0 dove tutti possono tutto.\u00a0<\/p>\n
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\nFonte: CODICI: Roma e il vandalismo: ma possibile che tocca sempre a noi?<\/a><\/p>\n