{"id":136977,"date":"2017-10-18T03:03:15","date_gmt":"2017-10-18T01:03:15","guid":{"rendered":"http:\/\/consumatori.org\/2017\/10\/18\/2686-facebook-il-leviatano-digitale-vuole-tutto-html\/"},"modified":"2017-10-18T03:03:15","modified_gmt":"2017-10-18T01:03:15","slug":"2686-facebook-il-leviatano-digitale-vuole-tutto-html","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/consumatori.org\/2017\/10\/18\/2686-facebook-il-leviatano-digitale-vuole-tutto-html\/","title":{"rendered":"Facebook: il Leviatano digitale vuole tutto"},"content":{"rendered":"
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\"Facebook:<\/div>\n
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La pi\u00f9 grande invenzione dell’epoca moderna? Certamente si, ma ce ne sono delle altre. Il colosso dei social, al canto del cigno forte di 2 miliardi di utenti, sembra non porre limiti alle sue mire digitali.<\/p>\n<\/div>\n

Nato nel 2006, ha avuto tassi di crescita considerevoli, grazie a un mercato in buona salute e all’assenza di veri competitor che potessero insidiarlo; da mero social newtork per incontrare persone, si \u00e8 trasformato in un vero e proprio Leviatano del digitale, andando a inglobare la bellezza di 45 aziende, sfiorando una capitalizzazione di 400 miliardi di dollari (al marzo 2017), seconda solo ad Apple, leader del mercato high-end con “quasi” 1000 miliardi di capitalizzazione nella borsa di New York. Il suo fondatore ci ha saputo davvero fare; da voci di corridoio si narra che Zuckenberg abbia comprato tutte le potenziali startup che potrebbero diventare sue competitor, onde evitare di perdere la sua posizione di leader del mercato. Congetture o verit\u00e0? Tra i tanti segreti della Silicon Valley, ce n’\u00e8 uno che riguarda proprio una societ\u00e0 comprata dallo stesso Zuckenberg: questa societ\u00e0 avrebbe inventato un algoritmo predittivo capace di mandare una notifica al diretto interessato, ogni qual volta che una nuova societ\u00e0 stesse per essere quotata in borsa, cos\u00ec da toglierla dal mercato. Tra aneddoti e cifre da capogiro, l’ultima tentazione in casa Facebook sembra essere la realt\u00e0 virtuale, di sicuro uno dei trend per il prossimo semestre 2018, come riporta il celebre Gartner.com. Ma la realt\u00e0 virtuale non \u00e8 cosa nuova ai grandi player del consumo: hanno gi\u00e0 sondato il terreno Samsung con il Gear Vr e Sony con il Playstation Vr, mentre ha fatto un passo indietro nel settore Nokia soprattutto per la crisi che l’ha vista protagonista fino a qualche anno fa. Qualcosa si \u00e8 mosso anche in casa Htc: la casa di Taiwan non ne vuole sapere di restare fuori dalla staffetta della VR, ed \u00e8 per questo che ha recentemente venduto parte della sua divisione mobile a Google per 1 miliardo di dollari, dedicandosi al suo filone pi\u00f9 redditizio, che sembra essere la realt\u00e0 virtuale. Tutto ci\u00f2 lascia intendere che i giganti dell’elettronica e dei social network stiano progressivamente abbandonando i loro core business, attuando ci\u00f2 che in economia viene definita diversificazione, spostando pertanto le loro direttrici di sviluppo; l’abbandono dei settori di partenza, sembrerebbe giustificare come il settore della tecnologia sia sempre pi\u00f9 instabile in termine di economicit\u00e0, data l’elevatissima cadenza con la quale il mercato sforna novit\u00e0 e tecnologie sempre pi\u00f9 avanzate e permeanti. Ma gli analisti del mercato parlano chiaro: il 2017 ha chiuso con un giro di affari di circa 7 miliardi, ma nel quinquennio 2018-2023 sono previsti crescite esponenziali, con giri di affari di circa 25-30 miliardi di dollari. Come disse una volta M. Zuckenberg “Facebook pu\u00f2 scomparire da un momento all’altro come social, ma non come azienda” e questo perch\u00e8 il colosso dei social spende miliardi di dollari in ricerca e sviluppo, acquisizioni e joint ventures, senza lasciare nulla al caso. Ora ci riprova, forte dei suoi 400 miliardi di capitalizzazione sulle borse mondiali, cercando di intercettare la curva logistica della VR non nel suo stadio primordiale, quanto piuttosto in uno stadio quasi maturo, non fosse per gli elevati prezzi imposti dal mercato che scoraggiano la domanda. Ma il “geek” di Harvard alza la voce: nei suoi piani \u00e8 previsto un “all-in-one accessibile e che non richiede l’uso del pc, dotato di audio integrato e risoluzione 2k”. Nel giro dei prossimi anni la domanda aumenter\u00e0, e i prezzi di conseguenza dovranno adeguarsi ai crescenti livelli di produzione imposti dal mercato, cos\u00ec come aumenteranno gli infiniti ambiti di applicazione. l’utopia di oggi potrebbe gi\u00e0 essere un realt\u00e0 nel domani come precisa sempre lo stesso Zuckenberg: ”\u00a0un mondo nel quale invece di andare a lavorare in macchina dovendo passare ore nel traffico ci si potr\u00e0 collegare da casa e partecipare a riunioni grazie alla realt\u00e0 virtuale, oppure ancora ai concerti, alla medicina, all’insegnamento, un miliardo di persone useranno la realt\u00e0 virtuale”. Tra follie e sogni di fine anno una cosa e certa: tra aziende che nascono e muoiono a ritmi impressionanti, Facebook sembra davvero aver trovato l’elisir di lunga vita.<\/p>\n

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\nFonte: CODICI: Facebook: il Leviatano digitale vuole tutto<\/a><\/p>\n

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