{"id":136658,"date":"2017-09-19T03:01:08","date_gmt":"2017-09-19T01:01:08","guid":{"rendered":"http:\/\/consumatori.org\/2017\/09\/19\/2562-analfabetismo-abbandono-scolastico-html\/"},"modified":"2017-09-19T03:01:08","modified_gmt":"2017-09-19T01:01:08","slug":"2562-analfabetismo-abbandono-scolastico-html","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/consumatori.org\/2017\/09\/19\/2562-analfabetismo-abbandono-scolastico-html\/","title":{"rendered":"Le amare conseguenze dell\u2019analfabetismo e dell\u2019abbandono scolastico"},"content":{"rendered":"
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Secondo l’UNESCO l\u201982% della popolazione mondiale ha un livello discreto di alfabetizzazione (87% uomini e 77% donne): tuttavia questo dato risente molto della localizzazione geografica.<\/p>\n
Infatti in Asia meridionale e occidentale, nell’Africa nera e negli Stati arabi solo il 60% della popolazione sa scrivere (e a volte soltanto il 50% delle donne). Invece, in America Latina, nei Caraibi, in Asia orientale e nell’area del Pacifico, gli alfabetizzati sono circa il 90%, ma queste regioni contano lo stesso il 22% degli analfabeti del mondo.<\/p>\n
I pi\u00f9 colpiti dalla scure dell\u2019analfabetismo sono i bambini ed i giovani.<\/strong> Secondo l\u2019Unicef, negli ultimi 10 anni la percentuale di bambini e giovani tra i 6 e i 15 anni che non vanno a scuola \u00e8 diminuita: oggi l\u201911,5 % dei bambini in et\u00e0 scolare \u2013 pari a 123 milioni \u2013 non frequenta la scuola, nel 2007 erano il 12,8% \u2013 ovvero 135 milioni. I bambini che vivono nei paesi pi\u00f9 poveri del mondo e nelle zone di conflitto sono colpiti in maniera sproporzionata. Restano comunque cifre intollerabili.<\/strong><\/p>\n Dei 123 milioni di bambini che non frequentano le scuole, ben il 40% vive nei Paesi meno sviluppati e il 20% in zone dove ci sono guerre e conflitti.<\/span> In media, meno del 2,7% degli appelli umanitari a livello globale sono dedicati all\u2019istruzione. E i fondi stanziati per aiutarli non bastano.<\/p>\n Fino a questo momento sono state stanziate soltanto somme irrisorie se comparate alle esigenze richieste per garantire istruzione ai bambini che vivono in situazioni di crisi. \u00a0Sono indubbiamente necessari pi\u00f9 fondi per dare ai bambini la stabilit\u00e0 e le opportunit\u00e0 di cui hanno bisogno. In concreto per\u00f2 il cittadino comune come pu\u00f2 contribuire in prima persona?<\/p>\n Tra i tanti modi per aiutare questi giovani disagiati l\u2019adozione a distanza<\/strong><\/a> pu\u00f2 rappresentare uno strumento concreto per supportare la loro frequenza scolastica e il loro sviluppo educativo. <\/span><\/strong><\/p>\n La povert\u00e0, tracciando le somme, \u00e8 proprio la causa principale di questo diniego all\u2019istruzione dilagante nel Mondo. Nei Paesi pi\u00f9 poveri del mondo, in particolare nelle zone rurali, le scuole sono troppo care, troppo lontane o non hanno degli insegnanti qualificati. In molti casi, le scuole non esistono nemmeno.<\/span><\/p>\n Proprio per questo motivo un contributo costante alla crescita di questi giovani pu\u00f2 essere fondamentale per spezzare questo circolo vizioso fatto di esclusione sociale, miseria e violenza pubblica.<\/p>\n \u00a0<\/p>\n <\/br><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n
\nFonte: CODICI: Le amare conseguenze dell\u2019analfabetismo e dell\u2019abbandono scolastico<\/a><\/p>\n