I consumatori ci rivelano che, erano pronti in qualche modo a sentirsi dire che al momento non fosse funzionante o ci fossero dei generici problemi, ma non che ne fossero sprovvisti.
La risposta data \u00e8 quella di dover prelevare prima di fare benzina, perch\u00e9 se no il rischio che diviene realt\u00e0, \u00e8 quello di rimanere a piedi.
E\u2019 un diritto del consumatore pagare con moneta elettronica senza costi aggiuntivi, l\u2019art.62 del Codice del Consumo lo sancisce. In Italia non si fa altro che parlare di lotta all\u2019evasione, lotta al \u201cnero\u201d e poi non appena ci si accinge a pagare con la carta, in molti esercizi commerciali in genere, iniziano i problemi: \u201cil pos non funziona, oppure \u00e8 stato installato da poco e non \u00e8 attivo, non c\u2019\u00e8 linea, non si pu\u00f2 pagare con la carta al di sotto dei 15 o 20\u20ac\u201d, insomma tutte scuse per non far pagare con la moneta elettronica, ma come sono pronti ad indicare il bancomat pi\u00f9 vicino. Qualora poi fosse consentito, continua a costare pi\u00f9 del dovuto, sia per gli acquisti online che per gli acquisti fisici, soprattutto durante i saldi.
Probabilmente molti commercianti non sanno che la normativa europea, per ovviare al problema ed incentivarli, ha posto un tetto ai costi dello 0,3% del valore delle operazioni con carta di credito e dello 0,2% per i pagamenti con bancomat.
L\u2019Antitrust anche recentemente ha sanzionato il comportamento scorretto attraverso il quale vengono scaricate sui clienti le commissioni interbancarie pi\u00f9 un ricarico ulteriore non dovuto, affinch\u00e9 venga accettato il pagamento attraverso moneta elettronica.
L\u2019art.62 del Codice del Consumo vieta espressamente ai professionisti di imporre ai consumatori in relazione all\u2019uso di determinati strumenti di pagamento, \u201cspese per l’uso di detti strumenti, ovvero nei casi espressamente stabiliti, tariffe che superino quelle sostenute dal professionista\u201d. Inoltre al comma 2: \u201cL’istituto di emissione della carta di pagamento riaccredita al consumatore i pagamenti in caso di addebitamento eccedente rispetto al prezzo pattuito, ovvero in caso di uso fraudolento della propria carta di pagamento da parte del professionista o di un terzo. L’istituto di emissione della carta di pagamento ha diritto di addebitare al professionista le somme riaccreditate al consumatore\u201d.
Quindi il Codice del Consumo \u00e8 chiarissimo in merito, nonostante ci\u00f2 persiste un comportamento lesivo del diritto del consumatore di pagare con moneta elettronica, per questo l\u2019Antitrust sanzion\u00f2 delle compagnie aeree low cost e l\u2019Aci che scaricavano sui consumatori le commissioni.
Maggiore attenzione va posta poi durante i saldi, in questo periodo infatti dietro il pagamento con carta si celano maggiorazioni ingiustificate, e con la scusa di uno sconto ulteriore sollecitano il pagamento in contanti.
Pertanto state ben attenti e ricordate che \u00e8 un diritto del consumatore pagare con moneta elettronica senza alcuna soglia minima di spesa, e qualora venissero applicati degli ulteriori costi aggiuntivi, questi non sono dovuti, unica eccezione sono le carte American Express e Diners che hanno commissioni un po\u2019 pi\u00f9 alte, per il resto trattasi di esercenti fisici o elettronici scorretti e non trasparenti.<\/p>\n
\u00a0<\/span><\/i><\/p>\n Dott.ssa Carla Pillitu,<\/p>\n Ufficio Stampa CODICI Cell. 340.0584752<\/p>\n Email: ufficio_stampa@codici.org<\/a><\/p>\n Tel. 06.55301808 Fax. 06.55307081<\/span><\/i><\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n <\/br>
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\nFonte: CODICI: Codici: bancomat e pompe di benzina, il consumatore resta a piedi per colpa del benzinaio<\/a><\/p>\n